Le sue personali creazioni sono il frutto dell’interpretazione dei suoi sogni

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Lo pseudonimo Nevèl, dietro cui si cela l’arte di Carla Filippi è il risultato di un sogno premonitore che si è avverato quattro anni fa, di una felice fusione tra un verbo e un nome.
Nata come hobby, la sua passione per l’arte si è man mano trasformata in un incontro con la propria interiorità. L’espressione dell’io, delle e­mozioni che lo caratterizzano diviene l’obiettivo principale delle sue creazioni. Nevèl si dedica così alla pittura e alla scultura per quel rendez-vous irrinunciabile con il proprio sé che ognuno dovrebbe attendere con trepidazione.
E certamente sarà interessante scoprire come per Nevèl dipingere sia arte terapia e come le sue creazioni siano il frutto dell’interpretazione dei suoi sogni. Alla vivacità dei colori si somma infatti la presenza materica, quasi a dar vita e respiro a quelle intime sensazioni che fino a un attimo prima erano solamente evocazione.
Che dire di un’artista che pone la positività al centro della sua arte? Nevèl trasforma l’energia in qualcosa di tangibile, con opere che si possono vedere e toccare attraverso inserti significativi che danno spessore fisico e simbolico agli elementi della composizione. “Nevèl riveste le sensazioni di magica poesia”, ha commentato Salvo Nugnes, curatore di mostre e grandi eventi.