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Servizi e necessità al tempo del Covid-19

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Riceviamo e pubblichiano questo scritto dell’alunno Daniele Martino che fa parte della scuola secondaria di I grado di Cravanzana, Istituto Comprensivo Bossolasco-Murazzano. È un alunno della classe prima.

Oggi devo scrivere questo testo che mi ha assegnato la mia prof e devo parlare di te coronavirus…
Come vedi non ti ho messo la lettera maiuscola perché non te la meriti e non mi piaci! Sì! Hai capito bene: tu non mi piaci! Pensare che sono un ragazzo a cui piace tutto, ma quando ho iniziato a sentirti nominare, ogni giorno, davvero ho iniziato a non sopportarti più.
Da dopo Carnevale non siamo più tornati a  scuola e questo mi dispiace perchè c’è sempre tanto da fare quando si va a scuola, con gli amici e con i professori; sì va bene, ci sono anche i compiti, ma se ci penso mi piacevano anche quelli! Credevo che tutto si sarebbe risolto presto, ma ormai passano i giorni e la situazione non sembra migliorare, anzi…Mi mancano tanto i miei compagni… Ormai passo le mie mattine  ad accendere il pc, ad aspettare le lezioni, poi i compiti e poi la loro consegna tra il mattino e il pomeriggio…
Stiamo impazzendo ed è tutta colpa tua! Quello che mi dà più fastidio è che non posso più uscire, questo vuol dire niente pizza con mamma e papà, niente andare a trovare gli amici in pasticceria, niente andare a farmi una passeggiata, perchè devo rispettare le regole, quindi tutti a casa… E questo è tutta colpa tua…
Lavati le mani! Sempre a lavarmi le mani, ma mi si consuma la pelle!
Mamma quando va a fare la spesa sembra una marziana, tutta coperta da mascherine e guanti di lattice, e questo mi fa capire che se mamma si comporta così è perché tu non sei buono, ma cattivo…
L’altro giorno ho detto alla mamma che la prima cosa che farò quando si potrà di nuovo uscire sarà incontrare i miei compagni di scuola e i miei professori che vedo solo nel pc. La mamma ci ha promesso, appena terminata l’emergenza, una grande festa con la pizza buona che fa lei! E poi, ci sarà finalmente l’estate, farà più caldo e tu non sopporti il caldo vero?!! Sarà bello lo so già, ma tu non puoi venire perché non sei invitato! Certo, chissà quando si potrà ritornare a giocare con i miei amici… Questo mi rende molto nervoso e triste, ed è solo colpa tua!
Penso, anche se sono ancora piccolo, che le persone facciano pasticci e tu sei arrivato per colpa di un pasticcio che hanno fatto i grandi. L’unica cosa che noi possiamo fare per cacciarti è stare a casa, perchè se non usciamo, tu non puoi attaccarti a nessuno e questo vuol dire che diventerai debole e te ne  andrai per sempre.
Io sarò molto contento appena te ne andrai, perchè tutto tornerà come prima e di te avremo solo un brutto ricordo, perchè tu non mi piaci!
E sono sicuro che di te ne sentiremo parlare solo più nei libri!