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Alba, scuola e Coronavirus: la risposta del Liceo Artistico Pinot Gallizio e del Liceo Classico Govone

Intervista al preside del Liceo Classico e del Liceo Artistico di Alba Luciano Marengo. "I ragazzi e gli insegnanti si sono dati da fare in un modo incredibile, per certi versi commovente".

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La chiusura delle scuole può dirsi un evento di portata epocale che ha costretto gli insegnanti ad adottare un nuovo approccio pedagogico e introdurre nuove metodologie. La didattica digitale si è imposta come un imperativo e gli Istituti si sono dovuti mobilitare rapidamente per fornire una risposta concreta al mutare delle necessità degli studenti, costretti a rimanere a casa. Per conoscere questa nuova realtà, abbiamo intervistato telefonicamente Luciano Marengo, dirigente scolastico del Liceo Artistico Pinot Gallizio e del Liceo Classico Govone di Alba.

Come avete gestito questa situazione di emergenza? 
Gli studenti sono seguiti a distanza e abbiamo utilizzato tutte le nostre possibilità per portare avanti il programma. Gli insegnanti dialogano tra loro e con gli studenti attraverso videoconferenze, le lezioni sono accessibili attraverso audioregistrazioni. Ci sono state difficoltà per quello che riguarda le materie plastiche come la scultura, per cui c’è stata una difficoltà a recuperare i materiali necessari. Cerchiamo di tenere aggiornate le famiglie inviando con regolarità dei report sul lavoro svolto. Devo dire che tutti gli insegnanti si sono dati da fare in un modo incredibile, per certi versi commovente.Anche i ragazzi si sono dati molto da fare e hanno dimostrato un grande impegno durante questa emergenza.”

Si sono presentati dei problemi con l’attivazione dei programmi di didattica a distanza?
Nel nostro caso i ragazzi sono dotati di dispositivi personali. In  qualche caso abbiamo consegnato dei portatili della scuola ai ragazzi che ne erano sprovvisti. Per quanto riguarda la connessione ci sono zone che sono servite con più difficoltà. Anche qui alcuni casi si sono presentati. In altri casi ci si è serviti direttamente del telefono. Abbiamo cercato di utilizzare tutte le disponibilità. Direi che in buona misura tutti gli studenti riescono a seguire. Indubbiamente in molti casi, soprattutto nei piccoli centri si segnale una connessione limitata per cui ci sono problemi soprattutto sulle videoconferenze.

Ci sono stati conseguenti problemi anche in riferimento ai criteri di valutazione che gli insegnanti hanno dovuto adottare?
Per quanto riguarda la valutazione il problema ovviamente c’è. Noi attendiamo l’ordinanza per applicare le indicazioni che ci verranno date. In ogni caso stiamo offrendo ai ragazzi un riscontro del lavoro svolto, vengono fatte e consegnate correzioni di compiti. Ovviamente stiamo anche considerando l’impegno, la serietà e la continuità, valutando le competenze che i ragazzi dimostrano per reagire a questa emergenza. Chiaramente non siamo nella condizione di elaborare una valutazione completa in questa condizione.”

Con l’entrata in vigore del nuovo Decreto Scuola si delinea la possibilità di una promozione di massa, cosa ne pensa?
“Attendiamo eventuali comunicazioni in vista del da farsi. La ministra ha già detto che saranno tutti ammessi. Secondo me è fondamentale, nell’interessi degli studenti, fornire in ogni caso una valutazione formativa significativa così che i ragazzi abbiano un riscontro del lavoro svolto e del livello raggiunto, altrimenti si commetterebbe un’ingiustizia nei loro confronti. Siamo ancora in attesa inoltre per quello che riguarda l’esame di maturità poiché al momento non ci sono indicazioni specifiche.

Avete già delle ipotesi al vaglio per quanto riguarda il prossimo anno scolastico?
Stiamo attendendo eventuali indicazioni per vedere il da farsi vista del prossimo anno. Utilizzeremo gli elementi a disposizione anche perché fino a oggi abbiamo navigato a vista
oggi ancora non sappiamo come andrà a finire. In ogni caso noi cercheremo di fornire ai ragazzi tutte le indicazioni possibili per un recupero delle parti non ancora apprese in modo sufficiente. In estate cercheremo di svolgere qualche attività, come recuperi in presenza o a distanza. Vederemo quello che sarà la disposizione del ministero in accordo con il collegio docenti e il consiglio di istituto nell’intento di non lasciare i ragazzi soli.