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«Mi manca tutto quello che a casa avrei. Però faccio il bagno al mare»

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Analizzando i “contro” della sua sistemazione nelle Filippine Giulia Cometto spiega: «Ci sono disagi portati dal fatto che l’isola è piccola, mal servita. Come in tutti i Paesi dell’Asia spesso manca l’acqua, e quando c’è, non è potabile. La camera è dotata di un bollitore, quindi il rituale è riempire, far bollire, raffreddare e bere. Adesso poi si è aggiunto anche il passaggio “filtrare” perché il bollitore rilascia pezzi bianchi, che non si è capito se sono residui dell’acqua o pezzi di fondo. Vale anche la regola di chiudere la bocca quando si fa la doccia, ovviamente. Dopo 6 mesi lontana da casa il mangiare italiano comincia a mancare, ma non è solo questo. Sull’isola iniziano a scarseggiare le risorse, sia per il virus che per l’avvicinarsi dell’estate, che ammazza praticamente tutte le coltivazioni. Quindi ci si limita a gran riso e zuppe con salsa di cipolle, aglio, pomodoro, zenzero, che se dentro ci fosse pesce, pollo, gambero, aragosta o un infradito il gusto non cambierebbe affatto. Per non parlare delle verdure, che sono inesistenti; non credevo che arrivasse a mancarmi l’insalata! Anche Internet soffre l’isolamento. È come tornare indietro di 15 anni, quando facevamo le ricariche dal tabaccaio. Se il piccolo gazebo non ha credito da venderti, tu non puoi avere Internet. Il massimo che si trova, comunque sono 8 GB al mese, con un inspiegabile GB al giorno solo per YouTube e i social! Riesco a sentire le persone a cui voglio bene compatibilmente con il segnale e il fuso orario (6 ore in avanti nelle Filippine, ndr), ma la grande riflessione che ho fatto è che alla fine scelgo di rimanere per la cosa forse più importante di tutte: la libertà di stare all’aria aperta e di fare un bagno nel mare…».

Sulla routine delle sue giornate tra “bungalow” e spiaggia, la doglianese aggiunge: «Il mio programma è: sveglia a ora imprecisata, colazione, bagno, yoga (che ho scoperto essere molto utile anche per calmare la testa!), pranzo, riposino, lettura/giochi di società/progetti futuri/videochiamate, cena e nanna prestissimo, che alle 21 c’è il coprifuoco e si spengono tutte le luci!».