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Mentre continua l’isolamento forzato, una delle forme di evasione più convincente arriva dal mondo del cinema. La società di distribuzione e produzione cinematografica “Eagle Pictures” ha deciso di portare nelle case degli italiani la commedia “Un figlio di nome Erasmus” attraverso la fruizione “streaming” su alcune delle principali piattaforme di “video on demand”.
Da Pasqua e per 4 settimane il primo lungometraggio italiano ad alto budget a intraprendere la strada del debutto in streaming, sarà disponibile su Sky, TimVision, Chili, Google Play, YouTube, RakutenTV, Huawei Video e Infinity. A distanza di 20 anni dalla loro esperienza Erasmus, quattro amici quarantenni, ovvero Pietro, Enrico, Ascanio e Jacopo (interpretati da Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis e Daniele Liotti) vengono chiamati a Lisbona per il funerale di Amalia, la donna che tutti e quattro hanno amato da ragazzi durante il loro soggiorno in terra lusitana.
Amalia ha lasciato un’inaspettata eredità: un figlio concepito con uno di loro. Ma chi è il padre? Nell’attesa del referto ufficiale del test del Dna, però, a tutti e quattro vien voglia di conoscere il ragazzo e si imbarcano in un lungo viaggio alla volta del Portogallo per andare a trovare il possibile figlio: ovviamente la convivenza forzata – e l’irruzione imprevista di una ragazza che si aggiunge alla compagnia – porta a tutta una serie di disavventure, equivoci e situazioni assurde che renderanno il percorso indimenticabile.
Il “road movie” diretto da Alberto Ferrari ha come interpreti femminili, Valentina Corti e la giovanissima attrice portoghese Filipa Pinto che accompagnano il ritorno sulle scene di Carol Alt, presente in qualità di guest star d’eccezione nonché al ritorno sul grande schermo dopo cinque anni di assenza e a ventisette anni di distanza dalla sua ultima partecipazione a una produzione italiana.
