Home Articoli Rivista Idea Valcasotto riavrà visite al suo castello

Valcasotto riavrà visite al suo castello

Dopo 10 anni il bene, di proprietà regionale, riaprirà ai turisti, a emergenza sanitaria finita

0
204

Il consigliere regionale Paolo Bongioanni, presidente della VI commissione permanente cultura turismo e sport, ha presentato un ordine del giorno in Consiglio regionale impegnando la Giunta regionale a riaprire il castello di Valcasotto, di proprietà della Regione Piemonte, chiuso da 10 anni.

«L’apertura di un bene culturale, come il castello di Val­ca­sotto, che si trova nel Comune di Garessio», dichiara il presidente Bongioanni, «diventa oggi quanto mai di attualità. Come è emerso dalla commissione congiunta III e VI di lunedì 6 aprile, il comparto del turismo, cultura e sport è completamente chiuso ed è a fatturato zero ed è il comparto sul quale pesano le maggiori incertezze. Non si sa quando né come si potrà riaprire, per i primi mesi dovremmo immaginare a un turismo di prossimità. Gli osservatori internazionali prevedono un calo del turismo in Italia del 70%. Siamo in una situazione di assoluta criticità legata all’emergenza, ripeto il mio appello: le imprese turistiche, come quelle culturali e sportive necessitano di denaro circolante, altrimenti collassano dopo 60-90 giorni».

Il Presidente continua: «Qui si inserisce il progetto di riapertura al pubblico, ad emergenza epidemiologica finita, della reg­gia di Valcasotto a fini di richiamo turistico. Durante il sopralluogo di ottobre abbiamo verificato che l’ala nord del castello può essere riaperta al pubblico, con le conseguenti ricadute economiche ed occupazionali che un bene di quel livello può generare. Tro­van­doci sul crinale dello spartiacque con la Liguria, il castello può attrarre visitatori, da un bacino estremamente sensibile a questa tipologia di offerta. Abbiamo un bene culturale sul quale sono stati investiti dalla Regione, a partire dalla Giunta Ghigo, 10 milioni di euro. A oggi, da parte del settore Pa­trimonio, sono in essere due azioni, per un totale di 3 milioni e 600 mila euro, che riguardano il recupero della cappella reale ed il restauro dell’ala sud del castello.
Ringrazio la dottoressa Faci­pieri e tutti i funzionari del settore tecnico e del patrimonio che mi hanno accompagnato in questo percorso e che, emergenza Covid permettendo, hanno preparato un cronoprogramma dei lavori che prevede la loro fine per il 15 maggio.

L’apertura del castello è possibile quindi già nel mese di giugno, con l’unica fruibilità dell’ala nord. Ho verificato con un sopralluogo presso la Fon­dazione Centro Restauri della Reggia di Venaria lo stato degli arredi che aspettano solo di essere riposizionati nelle sale dove sono stati presi. Nel bilancio previsionale sono presenti le risorse necessarie per rendere questo bene fruibile, sia per quanto riguarda le visite che per quanto riguarda eventi quali concerti».
Ritorna così a risplendere e ad attrarre turisti un bene da troppo tempo abbandonato e dimenticato.