Covid-19, le Orchestre Spettacolo Italiane chiedono aiuto: “Rischiamo l’estinzione”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

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Caro direttore,
siamo le ORCHESTRE SPETTACOLO ITALIANE, a causa dell’emergenza CoVID19, il rischio è di stare fermi per un intero anno, purtroppo nessuno di noi può sopravvivere professionalmente ad uno stop così lungo!

Siamo migliaia di formazioni musicali, orchestre spettacolo che si spostano ogni giorno raggiungendo locali, eventi di piazza, sagre, fiere, ecc…. portando la cultura popolare e ricreativa della musica da ballo in tutta Italia.
Tutti noi lavoriamo ed esistiamo solo quando c’è l’aggregazione del pubblico, quindi siamo stati i primi a dover fermare le nostre piccole imprese e rischiamo di essere gli ultimi a ripartire, inoltre la stagione estiva, che per noi è di vitale sopravvivenza, come per il turismo, sarà quasi sicuramente compromessa.

Si ipotizza la nostra ripresa per il prossimo anno o peggio ancora solo con l’arrivo del vaccino. È comprensibile che chi lavora come noi aggregando centinaia, migliaia, di persone sia nell’impossibilità di riprendere il lavoro, a maggior ragione in un momento dove non sono chiare né le prescrizioni né le modalità di una eventuale ripartenza degli eventi.

Molti di noi probabilmente non ce la faranno, rischiamo di scomparire, abbiamo la responsabilità dei nostri dipendenti, intere famiglie che vivono solo con il nostro lavoro, abbiamo sulle spalle leasing e finanziamenti per i nostri autobus, camion e furgoni sui quali oltre ai musicisti trasportiamo al seguito anche le nostre merci come service audio e luci, abbiamo investimenti costanti nelle nuove tecnologie (Ied-wall, informatizzazione, ecc…) che oggi fanno parte dei nostri spettacoli, perché siamo una parte creativa della nostra cultura italiana, siamo diventati interattivi, da sempre abbiamo il compito di emozionare, stupire il nostro pubblico, lo facciamo in modo itinerante spostandoci in tutta Italia quasi tutti i giorni, portando la nostra arte con la musica da ballo in tutte le città del bel paese dove ci aspetta il pubblico, i nostri fans, le persone che non vedono l’ora di uscire di casa per potersi divertire, per vivere con gioia l’aggregazione e la socializzazione.

Noi orchestre siamo una parte attiva della filiera della cultura, turismo e spettacolo, legati alla nostra attività ci sono anche i lavori dei nostri manager, tecnici audio, video, editori. Qualcuno ci potrebbe discriminare perché siamo forse la parte meno nobile, ma siamo certamente quella più popolare e fortemente radicata nelle nostre tradizioni culturali, nei piccoli paesi, lavoriamo nel tessuto sociale ricreativo italiano che dal dopoguerra ad oggi è cresciuto insieme alla nostra economia ed è stato compagno di vita di intere generazioni.

Abbiamo contribuito a rendere viva l’Italia, abbiamo fatto ballare, incontrare, conoscere e spostare milioni di persone, nelle sale da ballo, sulle piazze italiane e nelle oltre 40.000 sagre sparse sul tutto il territorio italiano, siamo una espressione di aggregazione popolare e di socializzazione con il più ampio spirito ricreativo e socio-culturale.

Il nostro appello alle istituzioni è accorato, siamo a rischio estinzione, chiediamo attenzione da parte di tutti gli organi di stampa in una campagna di sensibilizzazione affinché nessuno rimanga invisibile, nessuno sia inutile, nessuno escluso e nessuno sia discriminato nel settore dello spettacolo.

Grazie per la vostra sensibilità.
UNIONE ORCHESTRE SPETTACOLO ITALIANE