Cuneo: bandiere esposte sugli edifici pubblici per la festa della Liberazione del 25 aprile

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Soltanto bandiere, italiane ed europee, sugli edifici pubblici per celebrare la ricorrenza del 25 aprile. Il 75° anniversario della Liberazione sarà celebrato quest’anno in forma diversa rispetto a tutti gli anni precedenti, a causa dei provvedimenti restrittivi legati all’emergenza sanitaria per la diffusione del coronavirus.

Le disposizioni arrivate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalle Prefetture al presidente della Provincia e a tutti i sindaci non consentono cerimonie ufficiali. Eventuali iniziative di deposizione di corone ai monumenti dei caduti da parte di istituzioni locali, dovranno prevedere la presenza della sola autorità, evitando il coinvolgimento di altre persone o formazioni militari e comunque escludendo qualsiasi forma di assembramento della popolazione.

Per la Granda il 25 aprile è un appuntamento particolarmente sentito. La guerra di Liberazione coinvolse centinaia di centri, piccoli e grandi, nella lotta della Resistenza. Il gonfalone ufficiale della Provincia di Cuneo è decorato con la medaglia d’oro al valor civile in rappresentanza del sacrificio sofferto dalla popolazione in venti mesi di lotta per la liberazione.

Fu cuneese la prima formazione partigiana piemontese, nata nel settembre del ’43 nella borgata di Paralup a pochi chilometri da Rittana e guidata da leader carismatici come Nuto Revelli, Dante Livio Bianco, Duccio Galimberti. Alla memoria di Revelli l’Istituto storico della Resistenza ha dedicato l’ultimo numero della rivista per ricordare il partigiano poi scrittore cuneese che raccontò la guerra dei vinti, delle donne e dei contadini. Sarà un 25 aprile diverso anche nelle tre città medaglia d’oro al valor civile Cuneo, Boves e Alba per il ruolo che hanno avuto nella lotta per la Resistenza. Anche qui non ci saranno le cerimonie ufficiali di sempre, in alcuni casi solo iniziative in collegamento sulle piattaforme digitali.

c.s.