Dal 1996 o, meglio, dal 1998 a oggi la crescita di acqua Sant’Anna è stata continua ed esponenziale.
L’azienda che la produce è la più grande realtà italiana del settore e tra le prime in Europa. A livello piemontese rappresenta la terza azienda del settore alimentare, alle spalle solo di colossi come Ferrero e Lavazza. Nello stabilimento di Vinadio, dove lavorano circa 200 persone, produce ogni anno circa 1,5 miliardi di bottiglie, che garantiscono un fatturato superiore ai 300 milioni di euro.
L’obiettivo è «raggiungere quota 3 miliardi di bottiglie l’anno, ma solo attraverso una crescita sana», spiega il patron Alberto Bertone. Una convinzione che ha portato il progetto avviato da Giuseppe Bertone e poi alimentato dai figli Alberto e Fabrizio a esplorare nuovi mercati, come quello delle vendite online, delle esportazioni e della produzione di prodotti che, seppure basati sull’acqua, badano principalmente ad accrescere il benessere del consumatore. In questo ambito, sono nati i tè, ma anche le bevande arricchite di collagene che strizzano l’occhio alla bellezza personale. E il percorso non è finito perché Sant’Anna vuole continuare a innovare.
«È quello che attende la nostra realtà, che oggi è ormai chiamata a confontarsi con multinazionali», afferma l’amministratore delegato Alberto Bertone.