Approfittando della quarantena la cooperativa Erica di Alba ha realizzato un sondaggio sul tema, chiedendo a un campione di quasi mille italiani cosa sia cambiato nei loro comportamenti di acquisto e nella gestione dei rifiuti domestici. Il campione intervistato risiede in prevalenza al Nord Italia (per circa il 69%), con particolare riferimento al Piemonte.
La fascia di età più rappresentata è quella tra i 45 e i 54 anni, seguita da quella tra i 55 e i 64. Il questionario rivela che il cambio delle abitudini di acquisto è notevole: infatti molti prima del coronavirus e del confinamento in casa avevano come abitudine fare acquisti nei mercati rionali (63%) o in centri commerciali di città vicine (39%) più che nella propria (24,6%) o nei negozi di prossimità (31,9%). Solo il 5,2% ha dichiarato di avere come abitudine gli acquisti online prima del “lockdown”.
Oltre al cambio significativo sul luogo di acquisto, emerge un dato interessante sul che cosa si acquista, che per il 44% del campione è più frutta e verdura, comportamento che si riflette anche nella maggiore produzione del rifiuto organico (come ravvisato dal 69% di coloro che hanno dichiarato di notare un aumento della propria produzione dei rifiuti). A tal proposito, il 40% del campione ha affermato di produrre in generale più rifiuti di prima, risultanza in coerenza con il maggior consumo di pasti a casa. L’abitudine a fare la raccolta differenziata non ha invece subito grosse modifiche se non per una parte di cittadini che differenzia meno l’organico e una parte che differenzia meno i metalli, probabilmente perché residenti in Comuni dove non sono raccolti con il servizio porta a porta o stradale e a causa della chiusura degli ecocentri.
«Quindi si sta più a casa, si comprano più frutta e verdura e si cucina di più, prestando forse più attenzione alla salute (più frutta e verdura)», commentano dalla cooperativa Erica. Si registra, inoltre, un aumento del consumo di acqua in bottiglia che ha un saldo positivo di un più 10%
tra chi ha aumentato l’acquisto e chi invece ha iniziato a bere l’acqua del rubinetto.