Un Paese deve reggersi su solide fondamenta e su resistenti colonne portanti. Il settore edile è senza dubbio una di esse, ma in questo periodo subisce in modo assai pesante gli effetti dell’epidemia e dei risvolti sul comparto produttivo delle misure di isolamento sociale adottate dal Governo. In vista dell’annunciata riapertura dei cantieri, Ance Cuneo organizza per lunedì 27 aprile, con inizio alle 10, un webinar, con il contributo della task force allestita da Confindustria Cuneo al servizio degli associati per far fronte all’emergenza coronavirus: sarà un focus su ammortizzatori sociali, credito e finanza agevolata, contratti, formazione e applicazione del protocollo di sicurezza con introduzione del presidente Gabriele Gazzano, lasciando spazio ad eventuali domande alla fine del seminario.
L’evento è rivolto ai titolari delle imprese associate del settore edile e ai responsabili del servizio di prevenzione e protezione (Rspp), al fine di fornire un quadro conoscitivo degli strumenti utili alla programmazione della riapertura delle attività. Il presidente Gazzano ha scritto agli associati ad Ance Cuneo per invitarli a partecipare al seminario on-line, ricordando come a fine marzo, prima delle limitazioni imposte dagli attuali provvedimenti ministeriali e regionali, a seguito di un’indagine svolta dall’associazione, sia emerso che quasi l’80% delle imprese edili della Granda avesse sospeso le attività: “È stata una scelta di responsabilità per tutelare le nostre famiglie, i nostri dipendenti e le nostre aziende. Tali decisioni, spinte dal dovere etico di mettere al centro la persona e il suo diritto alla salute, hanno tuttavia comportato inevitabili ricadute economiche per le aziende che faticosamente stavano iniziando a intravedere una possibile ripresa a seguito di una crisi lunga più di dieci anni”.
Il Governo, per cercare di far fronte a queste esigenze, ha introdotto un’iniezione di liquidità basata sull’agevolazione dell’indebitamento delle imprese attraverso la garanzia dello Stato. Per Gabriele Gazzano, però, il costo del lockdown non si deve trasformare solo in debito del sistema economico: “Occorrono interventi come il pagamento alle imprese da parte delle Pubbliche Amministrazioni e l’eliminazione dello split payment. L’Ance ha chiesto un indennizzo commisurato al fatturato. Solo se il Governo concederà un indennizzo a fondo perduto per le imprese che hanno subìto la chiusura ‘per legge’, saranno garantite future entrate allo Stato”.
Il Presidente di Ance Cuneo sottolinea come un ulteriore nodo fondamentale, al fine di riorganizzare la riapertura dei cantieri, sia ottenere un chiarimento sulla responsabilità da parte del datore di lavoro nel caso di contagio da Covid-19 di un dipendente in azienda: “L’impresa non può avere responsabilità civile o penale se ha attuato i protocolli previsti e preso i provvedimenti necessari”.
Riguardo alla programmazione della ripartenza delle attività operative, Gazzano riferisce agli associati: “Abbiamo lavorato in armonia con la Direzione, i funzionari di Confindustria, la task force dedicata alla crisi per fornirvi un orientamento specifico tra Dpcm, ordinanze, circolari, ecc., utilizzando i principali canali di informazione. Ritengo necessario un ulteriore approfondimento con l’organizzazione di un webinar aperto a tutte le imprese Ance, con la collaborazione della task force di Confindustria, per rimettere a fuoco i problemi e le opportunità del settore in questo momento, sia per la gestione dell’attuale situazione di emergenza che per valutare insieme gli strumenti messi a disposizione per la prossima riapertura ‘in sicurezza’ dei cantieri”.