Dopo le Rsa, ora l’attenzione rimane piuttosto alta anche nelle carceri, dove si presenta una situazione piuttosto similare.
Questo è il problema riscontrato per l’appunto all’interno della Casa di reclusione “Rodolfo Morandi di Saluzzo, dove alcuni detenuti ed alcuni membri del personale sono risultati positivi al test del Coronavirus.
Nelle scorse settimane, in seguito alle rivolte avvenute all’interno dei luoghi di detenzione, è stato effettuato un trasferimento, precisamente da Bologna, verso il carcere Morandi di Saluzzo, ed il detenuto in questione, regolarmente messo in isolamento, ha comunque presentato i sintomi del Covid-19.
Questo episodio ha però scatenato le proteste dei detenuti, che visti negati gli incontri con i famigliari, ha trovato ingiusto questo trasferimento esterno, stesso pensiero condiviso anche da Paolo Allemano, garante dei diritti delle persone private e della libertà personale dei detenuti, il quale ci delinea in maniera chiara ed aggiornata, la situazione ad oggi, giovedì 23 aprile:
“Al momento è in corso uno screening con tampone di tutta la popolazione del carcere, detenuti e personale. La campagna, iniziata il 19 aprile, dovrebbe concludersi il 24. I positivi sono al momento 8, 4 tra i detenuti e 4 tra il personale. Sono in isolamento in struttura, nessuno ha sintomi rilevanti. Nell’insieme la situazione appare sotto controllo, dopo un periodo non facile causato dai trasferimenti legati alla rivolta. Una strategia che come garanti abbiamo contestato e che ha dato adito a proteste legittime da parte dei detenuti cui sono stati negati i colloqui “de visu” ma che si sono visti costretti alla coabitazione con estranei”.