Celebrazione in forma ridotta per il 25 Aprile a Fossano, presenti al Monumento ai Caduti oltre al Sindaco Dario Tallone il Comandante dei vigili Giacomo Cuniberti e il presidente dell’Anpi cittadina Massimo Monchiero. Di seguito il discorso integrale del Sindaco Dario Tallone (La diretta è visibile sulla Pagina Facebook Dario Tallone Sindaco.
Cari fossanesi, oggi in occasione del 75esimo anniversario della liberazione celebriamo un 25 aprile anomalo. Ringrazio e saluto i cittadini, le autorità civili, militari, religiose le associazioni d’arma che mi stanno seguendo in streaming oltre che l’Anpi qui presente. Il 25 aprile è una data simbolo della nostra Repubblica e oggi sono qui perché è un dovere celebrare e ricordare questa giornata anche durante un’emergenza sanitaria mondiale.
Questa è una data ricca di valori e di significato così come ricco di significato è il termine liberazione.
Celebrare non vuol dire festeggiare, nel 2020 il 25 aprile non può considerarsi una festa, la guerra dei giorni nostri non è ancora finita e la liberazione dal coronavirus non è oggi e non sapremo quando arriverà, speriamo presto.
Stiamo lottando contro un nemico invisibile che sta togliendo la vita a chi ha sofferto la ricostruzione dopo le due guerre mondiali, sono infatti proprio loro, gli anziani, i soggetti che più stanno soffrendo in questa guerra dei giorni nostri.
La guerra nel 2020, così come è stato nel 1945, si vince solamente con lo spirito di sacrificio di donne e uomini che mettono i valori della propria patria prima di se stessi, così come ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso per questo 25 aprile, a cui mi unisco.
Che recita
“La pandemia del virus che ha colpito i popoli del mondo ci costringe a celebrare questa giornata nelle nostre case. Ai familiari di ciascuna delle vittime vanno i sentimenti di partecipazione al lutto, da parte della nostra comunità nazionale, così come va espressa riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e a quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali. Manifestano uno spirito che onora la Repubblica e rafforza la solidarietà della nostra convivenza, nel segno della continuità dei valori, che hanno reso straordinario il nostro Paese”.
“Cari concittadini, la nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite. Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e ad un’azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale. A questa impresa siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore. Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando”.
Oggi come allora vogliamo uscire da una guerra che nessuno di noi ha cercato.
A chi è in prima linea, agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine e di pubblica sicurezza, a chi soffre, a chi ha delle persone care che sono mancate a cui non ha potuto rendere il giusto ultimo saluto, ho pianto lo confesso davanti alle salme di chi conoscevo bene e chi no, ma ognuno di loro è stata anche l’anima della nostra amata Fossano, a chi è chiuso in casa tra mille difficoltà di convivenza, alle famiglie, a chi ci ha lasciato, a tutti va un pensiero oggi come allora, una preghiera e una promessa: che nessuno sarà lasciato solo.
Oggi dobbiamo essere uniti…. uniti sotto un unico simbolo: il tricolore, oggi siamo lontani … ma se ognuno di noi guarda la nostra bandiera, deve in questi tre colori, trovare l’orgoglio di una Nazione che ancora una volta riuscirà a rialzarsi e rendere il giusto omaggio a tutti gli eroi…. di ieri e di oggi.
La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere… ricordiamocelo.
Ora onoriamo il tricolore con l’inno nazionale.
Viva Fossano e Viva L’Italia