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Il mondo delle bocce cuneesi in riunione sul web: tra dolore e novità, si punta a ripartire

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Lunedì sera, 27 aprile, si è svolta una maxi-riunione tra le società di bocce della provincia di Cuneo, attraverso una video conferenza, visto che l’epidemia Coronavirus impedisce riunioni con assembramenti di persone.

Alla serata erano presenti Marco Giunio De Sanctis, presidente nazionale Federazione Italiana Bocce, Roberto Favre vice presidente del settore Volo, Claudio Mamino, consigliere nazionale, Riccardo Milana, segretario generale, Claudio Vittino, presidente del comitato regionale Fib e Michele Bersezio, responsabile del comitato di Cuneo.

“Lo sport delle bocce – ha ricordato De Sanctis – è stato il più colpito dal Coronavirus per l’età avanzata della maggior parte dei giocatori. Purtroppo ci sono stati tanti morti tra le file degli appassionati di questo sport. Ma adesso è ora di ripartire: da martedì 4 maggio potranno riprendere gli allenamenti i giocatori a livello nazionale, mentre il 18 si darà il via agli allenamenti di squadra. Questo seguendo sempre le direttive del Governo sugli assembramenti e sulle distanze tra un giocatore e l’altro. Le bocciofile potranno riprendere l’attività, anche loro seguendo i prossimi decreti ministeriali”.

Fondamentale anche l’aspetto economico: “Le società potranno presentare una domanda al Credito Sportivo per avere un prestito pari al 25% del budget annuale. Per i primi due anni non si paga niente, dal terzo sì, ma a tasso zero. Per quanto riguarda i campionati, vorrei concludere sia la serie A che la A2, per via della più giovane età dei giocatori. Se ci fosse la possibilità, anche quelli giovanili e poi quelli femminili. Per i campionati di serie C e D bisognerà valutare di volta in volta le disposizioni del Governo”.

Anche dal punto di vista tecnico potranno esserci sostanziali variazioni: “Per le gare, vista la distanza che dovrà esserci tra un giocatore e l’altro, sarà più facile organizzare prove individuali o a coppie. Sicuramente no a terne e quadrette. Dovrà anche essere presente un presidio sanitario per accertarsi dell’idoneità dei giocatori e l’arbitro dovrà far rispettare la distanza. Bisognerà fare dei cambiamenti in quanto a certi livelli dobbiamo rendere più spettacolare lo sport delle bocce. Una soluzione potrebbe essere quella di accorciare il tempo delle partite. Ma dobbiamo cambiare, se no tra 10 anni le bocce spariranno”.

A seguire, Claudio Vittino ha ricordato alle società che la Commissione Progetti, di cui fa parte insieme a Roberto Favre, ha previsto un percorso per accedere a contributi per quelle che favoriranno sia le attività promozionali che quelle riservate ai settori dei Diversamente Abili, del Femminile e dei giovani.

Una proposta per abbassare il costo delle gare sarà quella di richiedere la presenza obbligatoria di un arbitro Fib solamente alla serata finale. La riunione è poi proseguita, con le domande delle società collegate in videoconferenza, gestite dal moderatore Daniele Albesiano.

c.s.