Tra i gemellaggi del Comune di Cuneo, dal 1986 c’è anche quello con la città senegalese Richard Toll, che si trova all’estremo nord del Paese africano, al confine con la Mauritania. In Senegal, al 29 aprile, sono 882 i casi confermati di positivi al Covid-19, 9 i decessi e 315 le guarigioni. Il primo contagio si è registrato all’inizio di marzo. L’incremento giornaliero non è elevato, ma i tamponi effettuati sono pochi e la capacità sanitaria di rispondere all’emergenza è molto inferiore a quella europea. Mercoledì 29 aprile su 800 tamponi, 59 sono risultati positivi, quasi l’8 per cento. Anche in Senegal è attivo il “lockdown”, scattato il 16 marzo, che prevede, oltre alla chiusura delle frontiere, di scuole, bar, ristoranti e altri luoghi pubblici, il coprifuoco dalle 20 alle 6. La preoccupazione, come in tutta l’Africa, è legata ad alcune situazioni poco controllabili che possono favorire la diffusione del contagio, come il sovraffollamento di certe aree e la povertà in cui vivono tante persone.