Coronavirus: manodopera per raccolta frutta, problematiche e proposte operative

Riceviamo e pubblichiamo

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Gentilissimi presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ed Assessori,

come già noto, per il corrente anno vi è oggettiva impossibilità ad attivare misure
alloggiative straordinarie, a fronte degli arrivi di lavoratori stagionali da fuori regione senza
alcuna dimora. La raccolta della frutta nelle aziende saluzzesi richiede migliaia di addetti,
nel periodo da maggio a dicembre, e tale necessità di manodopera va contemperata in
modo agile ed efficace con le esigenze delle aziende del settore;

i Comuni sottoscritti, costituenti il comparto frutticolo locale, unitamente alle Associazioni
di categoria e alle Associazioni di produttori, hanno segnalato alla Conferenza
Stato/Regioni tramite la Regione Piemonte, oltre alla necessità di defiscalizzare i carichi
contributivi dei salari, anche l’urgenza di introdurre una piattaforma nazionale per l’incrocio
tra domanda e offerta di lavoro;

le predette criticità sono gravi e non più procrastinabili, stante la stagione della raccolta
ormai alle porte per talune varietà frutticole. Ciò premesso, i Sindaci dei Comuni sottoscritti, ribadiscono e richiedono con immediatezza alla Regione Piemonte: anche al fine di rassicurare gli stessi operatori economici, come intenda organizzare i Centri per l’impiego per essere pronti già nei prossimi giorni ad affrontare questa ulteriore emergenza;

come, inoltre, voglia sostenere la ormai nota problematica alloggiativa della manodopera
proveniente da fuori Provincia, rispetto alla quale le aziende non hanno alcun obbligo e
che non può però gravare anche quest’anno sulle comunità locali;

che la Regione si faccia carico di forme di sostegno dirette o indirette alle aziende
agricole per l’alloggiamento della manodopera stagionale;

quali semplificazioni procedurali amministrative intenda adottare, per la collocazione
delle strutture abitative “provvisorie, temporanee, stagionali, sprovviste di strutture in
muratura (container)” all’interno delle aziende agricole, specificatamente per fronteggiare
l’emergenza epidemiologica. Sul punto, richiamiamo il suggerimento, già avanzato dalla
città di Saluzzo, di consentire (eventualmente, con l’inserimento di apposita specifica, nel
contesto del primo decreto emergenziale utile), l’invio al Comune di comunicazione CIL
(attività edilizia libera);

di stabilire prescrizioni generali, volte alla tutela sanitaria dei lavoratori e di tutta la
popolazione, alle quali far sottostare la mobilità (interregionale, ecc.) dei lavoratori verso i
Comuni sede delle aziende, suggerendo a tal fine le seguenti misure: mobilità consentita ai soli lavoratori già in possesso del contratto di lavoro o documento equipollente; obbligo di indicazione nel documento contrattuale, di idoneo domicilio nel quale il lavoratore dovrà recarsi al termine della giornata lavorativa; per coloro che non possano disporre autonomamente di dimora nella quale soggiornare, che sia necessariamente l’azienda a fornire idoneo alloggiamento, applicando le particolari previsioni contenute nel T.U. sicurezza del lavoro (derogatorie rispetto alle ordinarie caratteristiche e condizioni degli alloggi); indicazioni circa periodo di quarantena pre-spostamento o quarantena presso domicilio idoneo, antecedente all’inizio dell’attività lavorativa; di segnalare con forza alla conferenza Stato/Regioni: l’ineludibile necessità di introdurre modi agili di reperimento e assunzione di manodopera locale (cassintegrati, disoccupati, percettori reddito di cittadinanza, studenti, pensionati attivi, ecc.) per garantire la effettiva disponibilità di forza lavoro nella campagna 2020, anche attraverso una radicale semplificazione del voucher agricolo; la necessità di defiscalizzare i carichi contributivi dei salari, per garantire una maggiore equità nella competitività sia a livello nazionale sia europeo, più appetibilità alle retribuzioni e maggiori risorse alle aziende da investire sull’ospitalità della manodopera; l’urgenza di introdurre una piattaforma nazionale per l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro.

Riteniamo che quanto evidenziato e/o richiesto sia fattibile mediante strumenti normativi
specifici per il contesto emergenziale“.

I Sindaci dei Comuni di (testo firmato in originale con note protocollate al Comune di Saluzzo): Bagnolo Piemonte, Barge, Brondello, Busca, Caraglio, Cardè, Casteldelfino, Cavour, Costigliole Saluzzo, Cuneo, Dronero, Envie, Faule, Gambasca, Isasca, Lagnasco, Manta, Martiniana Po, Moretta, Paesana, Pagno, Piasco, Revello, Saluzzo, Sanfront, Savigliano, Scarnafigi, Tarantasca, Torre San Giorgio, Verzuolo.