È Francesco Perlo il vincitore del premio come Miglior Allenatore agli Idea Awards 2019.
Un riconoscimento che certifica il grande lavoro svolto nel corso dello scorso anno solare da “Cecu”, come tutti lo chiamano: prima una stagione straordinaria alla Benarzole, chiusa con l’esclusione dai playoff solo per il distacco sulle prime posizioni, quindi un 2019/20 sempre in testa con l’Albese.
“Sono orgogliosissimo di questo premio, e non lo dico tanto per dire. Sono qui oggi con grandi tecnici e vincere mi riempie d’autostima: questo riconoscimento nasce dal voto di addetti ai lavori e pubblico, per cui vale doppio” – ha commentato a caldo.
Andando più nel dettaglio, soprattutto della sua seconda metà di 2019, il pensiero è chiaro: “Con l’Albese abbiamo fatto tanto. Forse era la prima volta che allenavo in una piazza che partiva favorita, per cui non c’è stato nulla di facile. Abbiamo spesso giocato sotto pressione ma abbiamo fatto qualcosa di eccezionale, restando sempre lassù”.
Un grande percorso forse vanificato dal coronavirus: “Era giustissimo fermarsi, ma noi con il cuore e con la mente ci sentiamo in Eccellenza. Confidiamo che la federazione non vanifichi quanto ottenuto sul campo: eravamo a +6 sulla seconda, non siamo mai andati nello spogliatoio al 45’ in svantaggio. Insomma, abbiamo dimostrato di essere i più forti”.
Infine, la spiegazione dell’interessante aneddoto legato alla “toccata di naso”, resa nota da Lucignani nel corso delle premiazioni per i portieri: “Ovunque io abbia allenato, è una cosa che si sa: mi tocco il naso quando dico una cosa che non è vera o a cui non credo. Una volta Michele sbagliò completamente un’uscita urlando “mia”, si girò verso di me e gli dissi: “Tua, tua”. Da lì ad Alba è nata la cosa”.