Il discorso del Sindaco di Fossano Dario Tallone in apertura della Santa Messa in occasione della celebrazione di San Giovenale che si è svolta questa mattina in Cattedrale a porte Chiuse.
Eccellenza Reverendissima,
Mai come in questi giorni ci siamo resi conto che senza prospettive, il presente si impoverisce e senza radici il futuro si fa oscuro.
Tutto ad un tratto, siamo più consapevoli di essere intessuti di tempo e di relazioni, che ci iscrivono in una storia più grande di quella di cui crediamo di essere protagonisti e autori.
Celebrare la Festa patronale assume quindi la volontà di non volerci sradicare dalla storia che ci ha segnati e formati come fossanesi;
dai tanti cittadini che hanno profuso nel corso del tempo il loro impegno, la loro responsabilità verso il bene comune e che ci hanno generati in umanità e saggezza;
significa, altresì, rinnovare ogni anno l’appello ad una nuova e più intensa collaborazione tra l’Amministrazione civica e la Comunità cristiana per il conseguimento di obiettivi e progetti comuni, guardando alla grave situazione in cui viviamo perché i valori decisivi del vivere civile non vengano meno.
L’olio nella lucerna votiva, che arde perennemente presso la cappella delle reliquie del Vescovo Giovenale, viene offerto dalla Città ogni anno perché la luce sapiente del vangelo rischiari il cammino comune.
Giovenale è per noi fossanesi un esempio luminoso di come la vita nello Spirito del Signore risorto non è utopia consolatoria piuttosto attualizzazione di una memoria: il Buon Pastore offre la vita per le pecore.
Anche in questo tempo buio, dove la realtà rimane spietatamente complessa noi non ci sentiamo impotenti.
Uniti dall’esempio di Giovenale e di tanti altri concittadini che ricordiamo in questi giorni di festa ma sopratutto di preghiera e, che in tempi migliori affiggeremo orgogliosi nella via maestra della nostra Città, ci scopriamo capaci di azioni significative e solidali.
Chiedo ora l’intercessione a San Giovenale, che ci sostenga in questi giorni bui così come ha fatto nel passato, durante la peste del 500 e il colera dell’800…. Non può essere solamente un caso che la ripartenza coincida proprio con la ricorrenza del Santo Giovenale.