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“La montagna non è il parco giochi della città e neanche la green zone per lo sfogo urbano”

Le considerazioni di Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, Unione dei Comuni, delle Comunità e delle Unioni montane

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Certi salotti, domestici e pubblici, in questi giorni stiano tornando a pensare alla montagna come parco giochi, area di sfogo per la città. O ancora ‘green zone’ a servizio delle zone urbane. Retorica pericolosa in vista della ‘fase 2’ con le attività sportive consentite in montagna, anche fuori dal proprio Comune di residenza, come Uncem ha anticipato ieri pomeriggio. Eppure, a pensare che la montagna sia il parco verde dove ci si va a riposare e a divertire potrebbero essere in molti.

Niente di più parziale e non conforme alla necessità di sviluppo, servizi, diritti di cittadinanza, infrastrutture, per quanti vivono e lavorano nelle aree alpine e appenniniche. Non sono certo una riserva indiana, anzi, Uncem crede fortemente nel dialogo tra sistemi territoriali, ma contrastiamo con ogni forza culturale e istituzionale chi pensa, polarizzando i fronti, che la montagna sia lo spazio della wilderness, della natura che fa quel che vuole, della non gestione da parte dell’uomo. Ce lo insegna Annibale Salsa, il paesaggio è creazione ed è plasmato dall’uomo.

Dall’altra parte non ha senso continuare a dire e credere, come fanno molti molti, che le aree montane siano sfogo e luogo del benessere, del divertimento, della passeggiata, del loisir, del riposo. La montagna che vogliamo è vissuta e con imprese, con servizi moderni e infrastrutture che garantiscono competitività, qualità della vita, eroga servizi ecosistemici-ambientali riconosciuti e valorizzati. È fatta di imprese ed esercizi commerciali. Che vanno sostenuti.

Dunque ennesimo appello a chi andrà in montagna, nei territori, nei prossimi giorni. Ciascuno spenda almeno 10 euro in un negozio di un Comune montano. Lo sostenga e unisca all’amore per le vette e per i sentieri, l’amore per le comunità che tengono in vita territori e le stesse aree urbane, in un’interconnessione che è il vero pezzo di novità sul quale puntare verso la fase 2. Adozioni e parchi gioco, green zone o borghi protetti dalle città, non ci interessano“.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, Unione dei Comuni, delle Comunità e delle Unioni montane.