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Calcio Giovanile – L’Attività di Base si confronta con lo stop: “La Federazione aiuterà le società”

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Tra gli elementi di interesse, per quanto concerne il movimento calcistico regionale nel suo duro “confronto” con il Coronavirus, c’è anche quello, per certi versi sottovalutato, legato al futuro dell’attività di base del settore giovanile.

In Piemonte, si parla di numeri importantissimi: sono 2293 le squadre, dagli Esordienti ai Primi Calci, distribuiti su tutto il territorio regionale.

Di queste, 281 sono di Cuneo, così distribuite: 98 squadre tra gli Esordienti, 117 tra i Pulcini, 8 tra i Piccoli Amici e 58 tra i Primi Calci. Oltre ad esse, vanno poi segnalate 5 Scuole Calcio Elite, 4 Scuole Calcio riconosciute e 47 centri calcistici di base.

Un movimento enorme, che attende di capire che sarà del proprio futuro e che coinvolge anche e in modo significativo le famiglie, molto “presenti” in questa fase di crescita dei ragazzi.

“La priorità, in questa fase, resta ancora e ovviamente la salute dei ragazzi, degli staff tecnici e di tutti coloro che ruotano attorno al settore di base – ci spiega il Responsabile Regionale dell’Attività di Base Luciano Loparco – Il presidente Mossino ha espresso in modo chiaro la posizione del Comitato Piemonte-VdA nei giorni scorsi. Ci auguriamo che entro il 30 giugno ci possano essere delle indicazioni chiare a livello nazionale e, di conseguenza, anche alle società”.

Quali prospettive, però, per l’intero settore scolastico? “Troppo presto per dirlo, oggi nessuno di noi ha la sfera di cristallo. Di certo, dobbiamo dire che rispetto agli altri settori, il nostro è strettamente connesso all’attività della scuola: occorrerà capire quali saranno le normative legate anche al mondo dell’istruzione per conoscere bene le nostre possibilità”.

Le attività, nel frattempo, sono ovviamente sospese da mesi, con il conseguente annullamento di ogni torneo e manifestazione previsti su tutto il territorio nazionale in queste settimane.

Uno stop forzato che comporta come conseguenza anche un probabile danno economico per le società: “Stiamo studiando degli interventi per venire incontro ai club, sia per questa stagione che per la prossima. La gestione delle quote dei ragazzi? Noi come Federazione non possiamo dare una linea guida, perché devono essere gestite singolarmente da ogni società”.