«Per quanto riguarda la Fondazione Arco, attiva nel campo della ricerca in ambito oncologico», spiega Chiara Astesana, tra i fondatori del sodalizio, «questo periodo di emergenza legata al Covid-19 ha determinato alcune modifiche a livello organizzativo, ma di certo non è cambiato l’impegno nella lotta contro i tumori. Il laboratorio presso cui opera la Fondazione si trova all’interno dell’ospedale “Carle” di Cuneo ed è al pian terreno, lo stesso in cui si effettuano i trattamenti chemioterapici, che proseguono nonostante l’emergenza, come l’attività di ricerca. Il cancro non si ferma e non possiamo abbassare il livello di guardia, né interrompere gli studi o le terapie ai malati».
In merito al timore che l’emergenza legata al coronavirus possa avere effetti sulle donazioni destinate ad altre cause benefiche, Chiara Astesana risponde nel migliore dei modi, ovvero dando il buon esempio. «Come Astesana Spa abbiamo confermato la donazione che ogni anno facciamo a favore della Fondazione Arco. Parallelamente, abbiamo deciso di dare il nostro contributo per far fronte all’emergenza sanitaria. Dopo esserci confrontati con il responsabile di Fisiopatologia respiratoria, Nicola Launaro, abbiamo deciso di donare due videolaringoscopi con monitor da 15 pollici all’ospedale di Saluzzo. Abbiamo optato per questa tipologia di macchinario perché serve per l’urgenza del momento, ma sarà molto utile anche dopo. Addirittura questo nuovo modello di videolaringoscopio in futuro permetterà anche di effettuare delle broncoscopie»