«Sono simpatici, allegri, vivaci… e vanno intrattenuti. Sempre. Se chiedo di rilassarsi un attimo tra una gara, un percorso a ostacoli e un gioco che coinvolge quasi sempre anche me, mi rispondono sempre la stessa cosa: “E tu allora raccontaci una storia!”». Così Elisa Giordano parla dei suoi figli e della loro voglia di essere trasportati in mondi fantastici attraverso la lettura. Partendo da questa richiesta, in tempo di quarantena, è iniziata l’avventura delle “storie senza paura”, un progetto che continuerà anche dopo, come spiega la stessa Giordano. «Ormai ci ho preso gusto. A volte le mie amiche mi suggeriscono le storie preferite dai loro figli e mi chiedono di leggerle, per cui ho un vasto repertorio di storie senza paura in attesa di diventare podcast». Su come Zeno e Nina stiano vivendo l’emergenza sanitaria in atto, la “raccontatrice di storie senza paura” dice: «In realtà non ne abbiamo parlato molto, ma i bambini percepiscono il non detto. Con i miei figli non abbiamo mai guardato i telegiornali o parlato nel dettaglio di quando si tornerà a scuola, eppure Zeno un giorno mi ha detto: “Quando tornerò a scuola, sarò già alle elementari, spero solo di trovare qualche compagno che conosco già”. Zeno e Nina sono entrati nel meccanismo senza batter ciglio e non mi sembrano nemmeno spaventati, piuttosto quando vedono gente che cammina per strada si lamentano “ma non dovrebbero stare a casa loro? Perché sono usciti?”. Credo che abbiano capito che se ci sono delle regole vanno rispettate, anche se non piacciono. Come mangiare la verdura…