Monsignor Derio Olivero è ritornato a casa: “Un grazie speciale alla provincia di Cuneo!”

Ha sconfitto il Coronavirus! Martedì 5 maggio, nel corso della mattinata, è stato dimesso dall'ospedale cittadino "Agnelli" e ha fatto ritorno al Vescovado di Pinerolo. "Sono tornato sulle mie gambe e sto vivendo giorni in cui provo un'enorme gratitudine. Dopo aver sfiorato la morte, essere vivi è indescrivibile"

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Monsignor Derio Olivero

Martedì 5 maggio, nel corso della mattinata, monsignor Derio Olivero è stato dimesso dall’ospedale cittadino “Agnelli” e ha fatto ritorno al Vescovado di Pinerolo.

Dopo una lunga e durissima battaglia, iniziata con il ricovero ospedaliero del 19 marzo scorso, ha sconfitto il Covid-19. Monsignor Olivero era stato protagonista, domenica scorsa, di una bellissima testimonianza in diretta tv su Rai 2.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il Vescovo, nativo di Cuneo e originario di frazione Roata Chiusani (Centallo): “Il tornare a casa mi ha fatto dire doppiamente grazie. La prima cosa che ho pensato, quando ho rimesso piede nel mio cortile, è che sarei potuto sfilare qui, ma dentro ad una bara. Avrei potuto non rivedere, mai più, il giardino e i tanti volti. Invece, sono tornato sulle mie gambe e sto vivendo giorni in cui provo un’enorme gratitudine. Dopo aver sfiorato la morte, essere vivi è indescrivibile. 

Al grazie generale, aggiungo un grazie speciale alla provincia di Cuneo. Da Boves, Cuneo, Madonna dell’Olmo, Borgo San Dalmazzo, Centallo, con le frazioni Roata Chiusani e San Biagio, la frazione Sant’Antonino di Salmour, Fossano, Savigliano, Alba, ho ricevuto, preghiere, affetto, ricordo, hanno fatto di tutto per me. Quando le regole lo permetteranno, mi piacerebbe fare una Messa di ringraziamento con tutti gli amici della Granda. Una dimostrazione d’affetto che mi ha commosso. Questa scoperta, non smette di commuovermi.

Ho iniziato delle sedute di fisioterapia e ho ancora bisogno di riposarmi. Sono stato intubato 17 giorni. Sono ancora a terra, ma tornerò in pista rigenerato per la Diocesi di Pinerolo, è questione di qualche settimana!“.

Al Vescovado pinerolese, ad attenderlo, martedì erano presenti il vicario generale mons. Gustavo Bertea, il cancelliere Giorgio Grietti, il direttore di Vita Diocesana Patrizio Righero e il personale della Curia.