Nuove ingiustificate riduzioni del prezzo del latte alla stalla colpiscono gli allevatori cuneesi. La denuncia arriva da Coldiretti che ricorda come già a marzo, all’inizio dell’emergenza sanitaria, alcuni caseifici abbiano abbassato i compensi riconosciuti agli allevatori generando una situazione inaccettabile e insostenibile per le imprese agricole, con i supermercati presi d’assalto per i rifornimenti di beni di prima necessità tra cui i prodotti lattiero-caseari.
“Sta venendo meno – denuncia Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – quel patto tra gli attori della filiera latte che avrebbe dovuto garantire per almeno tre mesi, da aprile a giugno, le stesse condizioni economiche della scorsa stagione”.
Resta, inoltre, sul tavolo la questione delle importazioni di latte straniero: “Chiediamo alla Regione – dice Moncalvo – di mantenere l’impegno assunto dall’Assessore Protopapa durante l’ultimo Tavolo sulla questione latte del 31 marzo scorso, rendendo pubblici i dati che ha ottenuto delle importazioni dall’estero, e di convocare nuovamente le parti per un’analisi approfondita.
Continuiamo a ribadire che serve, oggi più che mai, un atto di responsabilità da parte di tutti gli attori della filiera per mettere in pratica ancora di più un’azione concreta a sostegno e a difesa di tutto il comparto lattiero-caseario del nostro territorio”.
Coldiretti, intanto, continua a monitorare attentamente la situazione contro qualsiasi tentativo di speculazione. In gioco c’è il futuro di un comparto che conta numeri di primo piano in Provincia di Cuneo, con una produzione di 6 milioni di quintali annui di latte, circa 1.200 aziende produttrici e 30 specialità di formaggi, di cui 5 a denominazione di origine protetta. Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it
c.s.