Con l’emergenza Corona Virus si è fermata l’Italia intera e si è fermato anche il mondo dello sport.
A marzo, come tutte le realtà sportive anche SportABILI Alba ha dovuto sospendere gli allenamenti, la partecipazione alle diverse competizioni e la programmazione di nuove
proposte. E dopo un primo stop per cercare di comprendere cosa stava succedendo nel
mondo, lo staff ha iniziato a pensare a come riadattare alcune attività.
E così, come per moltissime realtà, anche SportABILI Alba si è trasferita nel “virtuale” con chiamate e riunioni online a discutere su come far compagnia agli atleti e consentire loro di
far movimento, nonostante tutto.
Da subito sono stati registrati esercizi di “movimento per tutti” e video mirati per alcune discipline: ai componenti della squadra di Basket un video a settimana con esercizi per non perdere l’abilità e la gestualità col pallone oppure per le ragazze del gruppo danza i video delle coreografie da ripetere a casa.
Ma ancora troppo forte era l’assenza dell’interazione diretta e si è passati alle sessioni di
esercizi online, per condividere dal vivo. Fondamentali sono stati i due volontari del Servizio Civile Nazionale, arrivati a inizio anno nell’associazione che, come tutti, sono stati coinvolti in questo periodo di stravolgimento totale.
Martina e Alberto raccontano così: “Il 9 marzo con l’avvio del lockdown è iniziata una
fase difficile per tutti che ha colpito anche noi di SportABILI. Il primo pensiero è andato
ovviamente ai ragazzi e alle loro famiglie, alle difficoltà che potevano affrontare durante
questo lungo periodo di quarantena. Tutti insieme abbiamo pensato come approcciarci a
questa nuova situazione, ci siamo coordinati, unendo idee ed iniziative e ci siamo messi
subito all’opera trovando il modo di raggiungere i ragazzi nelle loro case. Ci siamo attrezzati
con i computer, abbiamo scoperto un sacco di piattaforme online per la comunicazione e
abbiamo iniziato con delle videoconferenze a fare di nuovo esercizio fisico insieme,
allenamenti, ma anche giochi di gruppo, da tavolo. Siamo sì a distanza, ma è una distanza
solo fisica, perché quando vediamo i ragazzi dietro lo schermo che aspettano per tutta la
settimana quell’allenamento, quando vediamo il loro impegno, il loro divertimento, e ci
ringraziano per aver passato qualche ora insieme, allora lì davvero capiamo quanto, in
realtà, siamo tutti vicini, uniti dalla voglia di stare insieme oltre ogni difficoltà.”
Grazie al contributo di Martina e Alberto è stato possibile iniziare una collaborazione con
Progetto Emmaus, proponendo agli ospiti dei gruppi appartamento albesi “Tetti Blu” e “Sotto Sopra”, un appuntamento settimanale di incontro “virtuale” per svolgere qualche esercizio fisico e mantenere viva la relazione.
L’impegno del team albese continua con la partecipazione agli Smart Games proposti da
Special Olympics, che lancia sfide sportive, in diverse discipline, da svolgere comodamente
da casa. Gli atleti di SportABILI Alba dal 10 al 30 maggio si cimenteranno così in esercizi di
calcio e basket da svolgere in casa o nel cortile. Potrete seguirli e supportarli sulle pagine
facebook o instagram di SportABILI Alba Onlus.
L’Associazione vuole inoltre ringraziare le aziende: Acquafrom, Ferrero, Mercatò e Reale
Mutua che si sono dimostrate solidali anche in questo periodo così complicato. Il presidente
Borsa dice: “Aver avuto il sostegno dei nostri principali sponsor è stato fondamentale per
poter rimodulare le attività e vedere la fiducia confermata nel nostro operato. Un grazie di
cuore da parte di tutto il Team”.
Per chi volesse supportare SportABILI Alba potrà farlo scegliendo di devolvere il 5×1000
nella dichiarazione dei redditi, scrivendo il C.F. 90037680049, per regalare a molti bambini e ragazzi con disabilità la possibilità di tornare a sorridere proprio grazie allo sport.
“La voglia di praticare sport di nuovo tutti insieme è davvero tanta e SportABILI Alba si
augura di poter tornare presto in vasca o nelle palestre e magari proporre attività all’aperto
nei mesi estivi, come per esempio l’equitazione al maneggio di Roddi, nel pieno rispetto
delle norme e della sicurezza di tutti” – spiegano dall’associazione.
c.s.