In questo periodo di chiusura, la Barolo & Castles Foundation partecipa a “Save the culture”, la campagna web ideata e promossa da “Heritage” in collaborazione con il Museo tattile di Varese, per sensibilizzare il grande pubblico sulla crisi che sta colpendo il settore culturale. Di fronte alla chiusura dei musei e luoghi della cultura per l’emergenza coronavirus e alla conseguente crisi che si è abbattuta sul settore, “Heritage” ha infatti deciso di mettere a sistema gratuitamente “Interactive culture experience”, una piattaforma progettata e sviluppata per la gamification “user-oriented” di contenuti culturali. Il gioco vuole coinvolgere e far partecipare il grande pubblico, che potrà interagire con i contenuti di molti musei di piccole dimensioni dal patrimonio a volte poco conosciuto o di grandi musei di prestigio universale. Con un obiettivo molto semplice: invitare a scoprire o riscoprire la ricchezza dei musei del territorio e invogliare a visitarli non appena sarà possibile. Attraverso il sito www.savetheculture.it si avrà accesso gratuito a un gioco online guidato da un simpatico personaggio: il vecchio guardiano del museo di un piccolo paesino che si è reso conto che un altro virus, l’Obliv20, ci sta attaccando facendoci dimenticare i musei e la cultura. Qual è la cura? Giocare a “Save the culture”, scegliere il percorso tra le regioni italiane e il tema, e rispondere a quiz e domande. E così, i manieri di Barolo (nella foto a lato, con gli allestimenti del WiMu e del WiLa), Magliano Alfieri, Roddi e Serralunga d’Alba diventano materia di un divertente gioco interattivo per tenere viva la memoria e, infine, collegarsi ai link ed eventuali visite virtuali di musei di tutta Italia.
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