Lo scorso 8 febbraio il personale della locale Squadra Mobile e della sezione Polizia Stradale di Cuneo, sottosezione di Bra, durante un servizio di appostamento a Bra, volto a monitorare la movida in città ed eventuali traffici illeciti, aveva tratto un italiano, incensurato, classe 1990 ed insospettabile dipendente di un esercizio commerciale, perché colto in flagranza durante la cessione di sostanza stupefacente (cocaina) ad altri due giovani ragazzi.
Nell’occasione, la successiva perquisizione personale e domiciliare, aveva poi dato esito positivo in quanto permetteva di rinvenire ulteriore cocaina, materiale per il confezionamento dello stupefacente, quale nylon, tipicamente utilizzato per la preparazione delle singole dosi, un bilancino di precisione nonchè un taccuino in cui veninvano indicati nomi e cifre, lasciando presagire che si trattasse di appunti dove si indicavano clienti e debiti di droga.
Particolari che hanno destato il sospetto che il giovane non avesse ceduto la sostanza solo in quella singola occasione ma che fosse dedito, da più tempo, allo smercio di droga nella piazza di Bra. Pertanto gli agenti hanno iniziato una delicata attività di indagine per ricostruire l’effettiva rete di clienti che negli anni si erano forniti dall’indagato. A seguito di svariati accertamenti e di escussione di numerosi clienti è stato dimostrato che il 30enne da diversi anni era dedito a spacciare cocaina, creandosi in tal modo una fitta rete di consumatori abituali.
Queste ulteriori risultanze investigative hanno permesso al Pubblico Ministero titolare delle indagini di richiedere al Giudice delle Indagini preliminari l’emissione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, a cui veniva data esecuzione con l’arresto avvenuto la scorsa settimane. Posta fine quindi alla fiorente attività illecita dimostrando, ancora una volta, gli sforzi compiuti dalla Polizia di Stato nella lotta alla diffusione delle sostanze stupefacenti sul territorio della Granda.