Cantautore sì, ma anche pittore, attore e scrittore

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Studi in diritto, passione per jazz, musica popolare e canzone francese sono i punti in comune tra Giorgio (classe 1941) e Paolo Conte, di quattro anni più grande. I due fratelli astigiani danno luogo a un sodalizio artistico che passa attraverso i primi gruppi musicali, fino ai contatti con il clan di Celentano e la stesura, a quattro mani, di brani celebri (su tutti “Una giornata al mare” interpretata dall’Equipe84 e ripresa, anche di recente, da altri artisti).

Quando le loro strade artistiche si separano, Giorgio continua la sua attività di autore per interpreti del panorama italiano (tra cui Mina, Ornella Vanoni, Equipe 84, Fausto Leali, Rosanna Fratello, Loretta Goggi, Francesco Baccini, di cui è anche produttore artistico del suo album d’esordio) e internazionale (tra cui Mireille Mathieu e Wilson Pickett).

Contemporaneamente al lavoro nello studio legale, si dedica al teatro (tournée con Bruno Gambarotta) e collabora a diversi programmi radiofonici, prima di decidere di dedicarsi solo ai concerti. Pubblica tredici album (sia in Italia che all’estero; l’ultimo è “Sconfinando” di fine 2017). Artista eclettico, Giorgio ha, parallelamente all’attività di autore e “chansonnier”, altre vocazioni. È pittore, attore (protagonista del docufilm “Più in alto delle nuvole” di Fredo Valla); scrittore con cinque pubblicazioni: “Il Contestorie”, abbinato al cd omonimo (2003, Storie di Note), “Sfogliar verze”, con cui otterrà il premio Letterario “L’intruso” in Costa Smeralda, (2007, Excelsior1881), “Un trattore arancio” (2011, Cairo Editore) e “Lepre al civet” (2018, Slow Food Editore).