Presso l’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo è stata costituita l’associazione “Filiera futura”, nata su iniziativa della Fondazione Crc per promuovere l’innovazione e sostenere l’unicità e la competitività della produzione agroalimentare di qualità italiana.
Alla firma erano presenti Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Crc, Carlo Petrini, presidente dell’Università di scienze gastronomiche e presidente onorario del Comitato scientifico di “Filiera futura” e Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte e vice presidente del Comitato delle Organizzazioni agricole europee (Copa).
Sedici i soci firmatari dell’atto costitutivo. Oltre all’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo e Coldiretti Italia, 14 Fondazioni di origine bancaria da tutto il territorio nazionale: Ente Cassa di risparmio della Provincia di Viterbo, Fondazione Carige, Fondazione Cassa di risparmio di Biella, Fondazione Cassa di risparmio di Bolzano, Fondazione Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana, Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, Fondazione Cassa di risparmio di Jesi, Fondazione Cassa di risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di risparmio di Volterra, Fondazione con il Sud, Fondazione Crc, Fondazione Crt, Fondazione Friuli.
I temi che saranno al centro dell’attività di “Filiera futura” costituiscono àmbiti strategici per lo sviluppo del settore produttivo e saranno sviluppati da parte del Comitato scientifico dell’associazione. Tra questi: le sfide dell’agroalimentare 4.0, il marketing globale di prodotti locali e la trasformazione digitale delle imprese agroalimentari, lo sviluppo locale delle aree interne basato sulle filiere agroalimentari, la sostenibilità delle produzioni, l’attrazione di risorse dell’Unione europea come “asset” centrale per il sostegno all’agroalimentare italiano.
«La firma dell’atto costituivo di “Filiera futura” testimonia quanto la produzione agroalimentare di qualità sia un settore centrale e strategico per il futuro di tutto il nostro Paese, tanto più oggi, nel momento in cui i territori stanno costruendo e sperimentando soluzioni nuove e innovative, in grado di rispondere alla crisi causata dal coronavirus», ha commentato Giandomenico Genta, presidente di Fondazione Crc. «Ringrazio le tante fondazioni da tutta Italia che hanno accolto il nostro invito e confermato la loro partecipazione, anche se oggi non è stato possibile per loro essere presenti di persona. E ringrazio l’Università di Scienze gastronomiche e Coldiretti, due partner essenziali, la cui partecipazione dà oggi un segnale forte di speranza per il nostro futuro».
«La produzione agroalimentare diventerà nei prossimi anni il paradigma di una nuova economia strategica per il recupero della socialità e delle tradizioni, per garantire il presidio dei territori, anche di quelli marginali, e per la promozione della sostenibilità ambientale», ha sottolineato Carlo Petrini, presidente dell’Università di Scienze gastronomiche. «Condizione essenziale perché questa economia possa svilupparsi sarà la capacità di cogliere le sfide e le opportunità dell’innovazione tecnologica: un àmbito su cui “Filiera futura”, grazie all’ampia partecipazione di Fondazioni che operano su tanti territori vocati all’agroalimentare, saprà dare un significativo contributo, anche in chiave di ripartenza post crisi».
«Un sentito ringraziamento va al presidente Genta e a tutte le fondazioni bancarie che, con l’Università di Scienze gastronomiche, danno il via ad un’iniziativa che, siamo certi, costruirà modelli virtuosi di crescita per l’agroalimentare “made in Italy”, replicabili sul territorio», ha dichiarato Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Pie-monte e vice presidente del Copa. «Coldiretti è pronta a portare il proprio contributo, forte dell’esperienza maturata nell’ambito della rete “Campagna amica” con i progetti di filiera corta per le sue 20.000 aziende agricole aderenti, e dell’esperienza avviata con la fondazione “Filiera Italia” per lo sviluppo di filiere agroindustriali che coinvolgono il meglio della produzione agricola nazionale, le principali industrie alimentari protagoniste a livello internazionale e la distribuzione».