«Se vuoi andare veloce corri da solo, se vuoi andare lontano corri insieme a qualcuno», recita un celebre proverbio africano. Questa è la filosofia che meglio rappresenta gli obiettivi dell’associazione “Asso” (Amici della sanità per il Sud-Ovest Piemonte) di Mondovì, come spiega la presidente Mariangela Schellino che, nell’intervista rilasciata alla Rivista IDEA, ha ripercorso il primo anno di vita del sodalizio fondato nel 2019, con l’intento di promuovere iniziative a favore della sanità.
Presidente Schellino, ci parli delle origini di “Asso”.
«Circa un anno fa è iniziata questa avventura, nata da un gruppo di cittadini desiderosi di supportate il distretto Sud-Est dell’Asl Cn1 e, dunque, il Cebano-Monregalese e la Langa doglianese. “Asso” è una “onlus” costituita da 24 soci fondatori, rappresentativi delle categorie più disparate. Si va dai pensionati ai medici e agli specialisti, con un unico e preciso obiettivo: aiutare gli ospedali del territorio. La sua importanza è proprio legata al fatto che è la prima associazione di zona che opera specificatamente a favore dei presìdi ospedalieri».
Nonostante la “giovanissima età” avete già realizzato importanti progetti. Qual è stato il vostro impegno nel corso dell’emergenza coronavirus?
«Dopo aver raggiunto il primo obiettivo, a gennaio, con la consegna di monitor per la verifica dei parametri vitali ai dipartimenti d’emergenza e accettazione degli ospedali di Mondovì e Ceva, siamo scesi in campo a fianco della sanità territoriale nella lotta al Covid-19. Siamo costantemente in contatto con la direzione sanitaria, con cui ci coordiniamo in modo da essere informati circa le necessità degli ospedali. A marzo, grazie al presidente del Rotary club “Mondovì” Livio Vivalda, è stato creato il gruppo “Insieme per Mondovì” nel quale si sono unite moltissime associazioni della città, dal club Rotary, al Toro club “Popolo granata”, passando per l’Associazione nazionale Alpini, il Circolo delle idee giovani, la Consulta femminile, il comitato “Rioni del Palio”, la Monregale calcio, Lpm pallavolo Mondovì, Vicoforte volley Ceva, la Pro loco di Monastero Vasco, l’Atletica Acqua San Bernardo e altri ancora; “Asso” è stato l’elemento di raccordo, utile per coordinare gli aiuti a favore dell’ospedale».
Come siete riusciti a coinvolgere così tante associazioni?
«Il passaparola ha avuto un effetto straordinario. La campagna era iniziata con l’obiettivo di raggiungere quota 60 mila euro, ma vista la grande partecipazione l’asticella è stata portata a 100 mila euro e ora abbiamo superato i 150 mila. È stato incredibile vedere così tanta solidarietà e collaborazione».
Un importante aiuto è arrivato anche dal mondo della ristorazione, vero?
«L’albergo Miramonti di Luca Defilippi, a Frabosa Soprana, con Ezzelino, ha promosso “Dona con gusto”. Il ricavato è stato devoluto, tramite “Asso”, all’ospedale “Regina Montis Regalis” di Mondovì».
Quali altri aiuti siete riusciti a garantire in questi mesi?
«Abbiamo donato tute di protezione, camici e guanti dal valore di circa 40 mila euro. Grazie al generoso contributo della Fornace Garelli & Viglietti di Mondovì, sono state acquistate cinque attrezzature per la somministrazione automatizzata di farmaci. Inoltre, è stata consegnata una barella per il bio-contenimento al reparto di emergenza-urgenza degli ospedali di Mondovì-Ceva per trasportare i pazienti positivi al Covid-19 o ad altre malattie infettive in totale sicurezza. Su segnalazione della responsabile di anestesia e rianimazione Ilaria Blangetti, è stata acquisita un’attrezzatura portatile per il monitoraggio dei parametri vitali abbinata a un defibrillatore e un “pacemaker”».
Vi siete attivati anche sul fronte del supporto psicologico.
«Tramite il dipartimento interaziendale di salute mentale e con Giuseppe Maurizio Arduino, psicologo responsabile del centro autismo, sono stati consegnati dispositivi che favoriranno le comunicazioni medico-paziente e quelle dei pazienti con i loro familiari».