Giacomo Badellino (foto) del ristorante “Badellino” di Bra: «Se andasse sempre come i primi due giorni di apertura, non potremmo lamentarci, con metà della capienza normale sfruttata. È dispiaciuto dover dire di no a tre tavoli che avremmo potuto servire, ma per i quali non potevamo garantire il metro di distanza, però le regole che sono state stabilite sono tutto sommato accettabili. Ognuno si ingegna per trovare soluzioni migliorative: noi, per esempio, abbiamo fissato i menù sul fondo di cassette di legno in modo tale che i clienti possano leggerlo senza dover entrare in contatto con il foglio. Rispetto a prima, per noi cambia qualcosa anche a livello di servizio, perché una delle caratteristiche per cui siamo conosciuti è il carrello degli antipasti. Ora non è più possibile, dato che tutte le portate devono essere impiattate. Alla fine la parte più macchinosa e complicata è stato il lavoro fatto prima della riapertura, dove non manca un po’ di ansia da prestazione, ma poi, una volta che sei in mezzo al mare nuoti».