«Già in passato erano stati fatti tentativi di rigenerazione cellulare volti al ripristino e alla cicatrizzazione di lesioni in tessuti sprovvisti della capacità di autoriparazione. Recentemente è stato fatto l’esperimento di estrarre cellule già mature dai tessuti e reimpiantarle (condrociti nel caso della cartilagine), ma i risultati non sono stati incoraggianti. Successivamente si è fatto il tentativo di estrarre cellule mesenchimali dal sangue del midollo e i risultati dell’innesto sono stati soddisfacenti soltanto negli individui giovani e non nei pazienti con più di 50 anni di età. Poi, nel 2012, presso i laboratori clinici dell’Università di Cleveland, nell’Ohio, il professor Caplan e i suoi collaboratori notarono che nello stroma del grasso, anche nel caso di pazienti anziani, erano annidate cellule progenitrici dormienti. Queste cellule non erano staminali indifferenziate bensì cellule divenute quiescenti dopo aver subìto un certo grado di sviluppo. L’aspetto importante è che tali cellule si ritrovano nel corpo umano fino al termine della nostra vita».