Si è parlato tanto in questi mesi di residenze sanitarie assistenziali in riferimento alla diffusione del contagio all’interno di alcune di queste strutture che ha causato la morte di un numero elevato di pazienti ospitati. Questo è di certo il dato più significativo e noto, ma la gestione delle Rsa durante quest’emergenza ha comportato tante scelte difficili ed estremamente dispendiose. Nelle strutture che dirigo sono state istituite delle “aree Covid” e delle “zone filtro”, completamente asettiche, in cui il personale indossa dispositivi monouso, da gettare nei rifiuti medici speciali immediatamente dopo l’utilizzo. Una tuta di quelle che un Os (operatore sanitario) utilizza in questi giorni costa fino a venti euro, e se considerate che dopo ogni interazione con un paziente questa va gettata, è facile comprendere quanto rapidamente lievitino le spese».