Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni in merito all’emergeza braccianti senza fissa dimora.
“La Regione Piemonte ha nominato un commissario per l’emergenza sanitaria dei cosiddetti “migranti della frutta”.
Il Questore ha programmato un piano di monitoraggio H24.
Il Prefetto ha coinvolto l’Ersercito per presidiare l’area del Foro Boario di Saluzzo, tradizionale luogo di accampamento degli aspiranti braccianti.
Serve ancora una figura di raccordo tra gli aspetti sanitari, di sicurezza e logistico-organizzativi per affrontare efficacemente il tema delle persone senza fissa dimora, che nel saluzzese interseca quello dei lavoratori stagionali agricoli.
Lo impone la natura sovracomunale della questione: un mercato del lavoro liberalizzato mostra la corda, specie nel caso di figure a bassa specializzazione ed espone le comunità locali a pesi e rischi non più sostenibili, in l’articolare con una pandemia in corso.
L’attuale sistema di reperimento della manodopera stagionale, ulteriormente minato dall’emergenza dei senzatetto con una pandemia in atto, ha costi sociali altissimi ed espone le comunità locali a pesi e rischi non più sostenibili.
C’è una distorsione ormai insopportabile nella normativa di settore: se uno straniero viene a lavorare in Italia attraverso i flussi previsti dalla legge Bossi-Fini ha ospitalità. Se un bracciante straniero si sposta dalla Puglia al Piemonte non ha diritto ad un alloggio. Una follia!
Il Saluzzese è inserito in quattro progetti nazionali per le sue “buone pratiche” sull’ospitalità di queste persone. Sinceramente vorremmo meno medaglie, ma più interventi concreti.
Il progetto “Buona Terra” è stato finanziato dal Fondo Asilo e Migrazioni Internazionali (FAMI). La Regione Piemonte, che ne è capofila, potrebbe adattarlo alla nuova emergenza. Le competenze ci sono, i fondi pure: altrimenti andranno restituiti all’Europa e l’emergenza invece potrebbe aggravarsi.”
Il Sindaco di Saluzzo
Mauro Calderoni