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“Io Non Posso Entrare”, ad Alba approdano le performance vegetative dell’artista cuneese Paolo Basso (FOTO)

L'esposizione, inaugurata lo scorso 22 Maggio, sarà disponibile fino al termine di Giugno

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Riprende piano piano la vita che tutti noi conducevamo prima dell’arrivo del virus. I locali, gruadalmente, riaprono; lo sport riparte in sicurezza, ma è anche momento per di ripartire per l’Arte e tutte le espressioni ad essa correlate.

Così, lo scorso 22 Maggio presso la galleria d’arte contemporanea “DAVIDE COFFA” di Via Pertinace ad Alba, è stata inaugurata la sua mostra vegetativa intitolata IO NON POSSO ENTRARE dell’artista cuneese Paolo Basso.

Fin da sempre, Paolo ha nutrito una vera e propria passione nei confronti dell’Arte e tutte le forme in cui essa si manifesta. Il suo intenso percorso da autodidatta è cominciato circa sei anni fa con la produzione di lavori digitali: gli ‘Apolidi’. Il titolo, facendo anche riferimento al significato originale del termine, si focalizza sul percorso creativo intrapreso durante l’elaborazione, ovvero: ogni elemento inserito non può essere considerato singolarmente, ma va a rappresentare un unico insieme legandosi alle altre componenti presenti nell’opera. Grazie a gli ‘Apolidi’, Paolo ha avuto occasione di poter esporre le sue opere per la prima volta. La mostra si è svolta l’anno scorso a Roma.

In parallelo a questi lavori, troviamo anche opere dove sono state utilizzate metodologie di lavoro più classiche, come la scultura e la pittura. Tra gli artisti contemporanei, da cui trae maggior ispirazione, troviamo i nomi di Maurizio Cattelan, Damian Hirst, Gerard Ritcher, Bernard Frize e, inoltre, non manca l’attenzione a coloro che hanno fatto la storia dell’Arte come: Piero Della Francesca, Giorgio Morandi e Pollock. Con l’ausilio di queste tecniche, ha avuto occasione di esprimere ancor di più il tema a cui è maggiormente sensibile: l’ambiente.

Per quanto riguarda il suo personale rapporto con l’ambiente, Paolo ha da sempre nutrito una grande sensibilità nei confronti del discusso ed intricato legame tra uomo e natura. “Percepisco la convivenza tra uomo e natura come una simbiosi forzata, anche se non c’è scambio utile con la pianta. – afferma – L’utilizzo del cemento esprime la violenza con cui l’uomo l’aggredisce e, nonostante tutto, la natura riesce sempre a trovare un modo per sopravvivere adattandosi alle condizioni da noi imposte”

Per questo motivo, le due Performance vegetative esposte vedono come protagoniste principali 2 piante, le cui radici e la terra sono state ricoperte da una colata di cemento.

la prima, avente come soggetto una pianta conifera, è posizionata all’ingresso della galleria ed è intitolata “A Nostra Immagine”. La seconda, che vede un cactus come protagonista, si trova posizionata sul davanzale della finestra (visibile anche da fuori), titolo: “Che La Terra Ti Sia Lieve

L’esposizione rimarrà ad Alba fino a fine giugno.

Per maggiori informazioni riguardo i lavori di Paolo: https://sigofracassa.wixsite.com/paolobasso – Instagram: bazart2018