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Cgil Cuneo: inizia il protocollo sanitario nei luoghi di lavoro, ora si guardi alla sicurezza nell’accoglienza abitativa

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In questi giorni, come Organizzazioni Sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil di Cuneo e Associazioni Datoriali, stiamo definendo gli ultimi dettagli per formalizzare il protocollo sanitario Covid-19 che le imprese della provincia, assuntrici di manodopera, dovranno
rigorosamente applicare.

È stato un lungo lavoro che ha visto tutte le Parti coinvolte al tavolo operare in uno spirito di fattiva collaborazione.
Nel Protocollo sono previste le procedure anti-contagio da adottare sul luogo di lavoro e le norme da rispettare in caso di ospitalità presso le strutture aziendali.

Nel ritenere che il documento, prossimo alla sottoscrizione, risponda positivamente alle esigenze di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nell’esercizio delle attività agricole, ribadiamo la necessità che venga definito un ulteriore protocollo utile ad individuare un sistema di accoglienza dignitoso e sicuro dal punto di vista sanitario, in grado di offrire ospitalità ai lavoratori in cerca di occupazione nei periodi di inattività tra un contratto e l’altro e nei passaggi del lavoratore da un’azienda all’altra.

È indispensabile che venga riconvocato il tavolo del Comitato Territoriale e che le autorità competenti, Prefettura e Regione, si facciano coordinatori di tutte le Parti coinvolte e di concerto si trovi una soluzione alloggiativa che garantisca un controllo sanitario permanente nelle zone di maggior concentramento dei lavoratori stagionali.

A tal proposito noi pensiamo che la Prefettura e la Regione, autorità competenti in merito, in accordo con i 34 Comuni saluzzesi, dovrebbero prevedere l’allestimento di tante “piccole” accoglienze diffuse distribuite sul territorio e farle gestire dalla Protezione Civile in coordinamento con le Autorità Sanitarie.

Questo scongiurerebbe il rischio di assembramento in una o due località e permetterebbe di avere un monitoraggio degli spostamenti nonché un puntuale controllo sanitario di tutte le persone che operano nella raccolta della frutta.
Pertanto confidiamo che Prefettura, Regione, Istituzioni Locali e Autorità Sanitarie, diano avvio in tempi brevissimi ad un confronto utile a trovare soluzioni per alloggiamenti sicuri dal punto di vista sanitario.

c.s.