Era la mezzanotte del 2 giugno quando la pattuglia dei Carabinieri di Montafia, impegnata nei controlli per la prevenzione del contagio da COVID-19, veniva inviata in area isolata del comune di Castelnuovo Don Bosco dove era stata segnalata una festa che provocava disturbo alla quiete dei residenti.
I Carabinieri, raggiunta la cascina, vedevano 10 macchine parcheggiate nel terreno antistante: citofonavano per poter accedere ma, nonostante i ripetuti tentativi andati vani a causa della musica alta che proveniva dall’interno, decidevano autonomamente di entrare dal cancello rimasto aperto.
Una volta giunti all’interno i Carabinieri riscontravano la presenza di 20 giovani, tutti classe ’90, impegnati in balli euforici che non gli permettevano neanche di avvedersi dell’arrivo dei militari in uniforme. Una volta abbassato il volume i presenti reagivano accusando i Carabinieri di “aver violato una proprietà privata” ma non si erano ricordati che, proprio sul tavolo del salotto, si trovava un piatto con sopra 13 dosi già confezionate di droga e residui di polvere bianca. Riportata la calma, grazie anche al supporto delle pattuglie di Castelnuovo Don Bosco e del Nucleo Radiomobile di Villanova d’Asti, venivano richiesti chiarimenti sull’accaduto e sulla presenza della droga al proprietario dell’abitazione A.C., cl. 1985, residente a Torino che non offriva alcuna versione, se non trattarsi di una festa tra amici tenutasi nella sua seconda casa.
Le approfondite verifiche eseguite sul luogo e le perquisizioni personali effettuate a tutti i presenti permettevano di rinvenire solo lo stupefacente presente sul tavolo per complessivi 6 grammi suddivisi in 8 dosi di eroina e 5 di cocaina, tutte già confezionate e pronte alla consumazione.
Il propietario è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Asti per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti mentre per tutti i presenti, incensurati, sono scattate le sanzioni amministrative per il divieto di assembramento imposto dalle misure governative per il contenimento del COVID 19.
c.s.