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In prima linea per l’emergenza Covid nell’alessandrino, poi il ritorno a casa

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Giuseppe Guerra è presidente del­l’Or­di­ne dei medici chirurghi e o­dontoiatri del­la provincia di Cuneo (il suo mandato sca­­de quest’anno; in precedenza era già sta­to vicepresidente), nonché direttore del presidio ospedaliero di Savigliano-Sa­luzzo dell’Asl Cn1 per cui lavora dal 1999. È ap­pena tornato da due mesi nel­l’a­les­san­drino, dove è stato chiamato d’ur­gen­za per fronteggiare l’emergenza Co­vid-19, iniziando come commissario “ad ac­ta” dell’ospedale unico “Tortona-No­vi”.

«Esperienza professionale incredibile e molto importante», commenta l’e­sperto in maxiemergenze, originario di Vicenza, «ho trovato un ospedale praticamente chiuso e in quattro settimane l’abbiamo portato da 41 a 124 pazienti. Purtroppo i me­dici che avrebbero do­vuto collaborare con me si sono am­malati di Covid-19, pertanto ho dovuto assumere nuovo personale e ripartire da zero, ma siamo riusciti a fare cose buone. Dopo poco mi sono stati affidati tutti gli ospedali dell’alessandrino cercando di gestire al meglio la situazione e ottenendo risultati positivi.

Nonostante io sia abituato a operare in situazioni emergenziali, questo incarico mi è servito per crescere sotto il profilo professionale, pe­rò a un certo punto ho sentito la necessità di tornare a casa, considerata anche la conclusione della gestione della fase emergenziale a cui ero stato chiamato».
E l’occasione per rientrare in Granda si è materializzata attraverso la chiamata da parte della Regione Piemonte per fronteggiare l’emergenza sanitaria le­gata ai migranti nel saluzzese.

BaNNER
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