Ha conservato intatto nelle soluzioni urbanistiche di fine ‘400 il centro storico, disteso a ventaglio sulla collina e in origine racchiuso da una duplice cerchia di mura. Oggi Saluzzo è uno dei più esclusivi centri italiani del mobile d’arte e del restauro e vanta una tradizione plurisecolare nell’artigianato del legno e del ferro. Le sue campagne sono sede di attività di assoluta eccellenza nei campi dell’agricoltura e dell’allevamento. Ha dato i natali a molti personaggi illustri: il patriota e scrittore Silvio Pellico; il fondatore della moderna arte tipografica Giovanni Battista Bodoni; il liutaio Gioffredo Cappa; lo storico Goffredo Casalis; il matematico Corrado Segre; il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Da ammirare sicuramente, la Castiglia, la residenza fortificata dei marchesi di Saluzzo, costruzione databile tra il 1270 e il 1286. Dal 2006 il complesso è stato oggetto di un lungo restauro per restituirlo al pubblico: i suoi ampi locali ospitano l’archivio storico, spazi museali e i luoghi in cui si svolgono eventi di promozione culturale e turistica.
Casa Cavassa oggi è il Museo Civico di Saluzzo, uno degli edifici-simbolo del rinascimento saluzzese, dimora di Galeazzo Cavassa e del figlio, membri di una nobile famiglia originaria di Carmagnola.
Casa Pellico è un edificio di origine medioevale situato appena al di fuori della cerchia di mura del 1280, presso l’antica porta dei Mondagli. Nel piccolo appartamento del primo piano, nacque nel 1789 lo scrittore Silvio Pellico e oggi il Museo è aperto al pubblico per attività culturali e visite guidate.
L’Antico Palazzo Comunale è stato riaperto al pubblico, dopo un importante progetto di recupero che ha interessato le facciate esterne e gli spazi interni. Al primo piano si trova il salone d’onore, sede in passato delle Congregazioni del Marchesato. Nel 2013 è stata inaugurata nei locali del secondo piano la Pinacoteca dedicata al pittore Matteo Olivero. Dalla torre civica, alta 48 metri, salendo i 130 gradini che conducono alla loggetta sotto la cuspide, si ammira un suggestivo panorama che spazia dalle Alpi alla pianura.
La provincia di Cuneo è una continua scoperta, una coinvolgente storia che non può non considerare le trazioni, come quella molto suggestiva della baìo, una festa che si svolge ogni cinque anni nel comune di Sampeyre, in Valle Varaita e rappresenta una delle più importanti e antiche feste tradizionali delle Alpi italiane. La Granda comunque è molto altro e questo quaderno di viaggio non è che la prima puntata di una ricca e completa esplorazione di una meta che certamente conquista i cuori e non solo in questa estate!