Le strutture dell’intero territorio della Valle si sono attrezzate per l’estate al fine di permettere un ristoro adeguato a chi desideri soffermarsi per cambiare aria e riscoprire la bassa-media-alta montagna (info: www.invallegrana.it).
È possibile farlo anche a 2.305 metri, grazie alla recente riapertura (2019) del Rifugio Fauniera che permetterà ai visitatori anche il bivacco in quota con la propria tenda, con la possibilità di usufruire dei servizi del Rifugio (prenotazione obbligatoria, tel. 3881295174 | [email protected]).
Da qui, si può partire per molte avventure in alta montagna lungo percorsi sicuri, raggiungibili solo a piedi, simbolo della civiltà montana, alla scoperta di località remote e isolate, miti e leggende, godendo dello spettacolo delle fioriture alpine con orchidee spontanee, coralli di terra e tigli di montagna.
La valle Grana è un grande giardino botanico naturale, dal quale nascono prodotti specchio della rinascita agricola: acquistabili direttamente dai produttori o presso “la finestra sulla Valle”, Beico (info: www.terradelcastelmagno.it/beico), uno spazio che raccoglie moltissimi prodotti autoctoni situato all’interno del Filatoio di Caraglio (info: 0171 618300 | www.filatoiocaraglio.it).
Quest’ultimo è tra i più antichi setifici Europei: aperto al pubblico (modalità di visita su: www.filatoiocaraglio.it) e unisce tradizione e tecnologia, storia e innovazione. Una Valle quindi con i segni della rivoluzione industriale, visibili anche nell’Ex Centralina Idroelettrica “Galina” di Pradleves, un impianto preindustriale trasformato in centrale idroelettrica, oggi museo con fucina, forgia e mulino, visitabile rivolgendosi al vicino bar Abrì (info: 334 1316196).