Nonostante le decisioni prese non siano mancate, il Consiglio Federale concluso pochi minuti fa dopo quattro ore di lavoro in FIGC è stato, come pronosticabile, un Consiglio “all’italiana”.
Chi doveva decidere, infatti, non ha deciso, prediligendo la scelta della delega. Sarà infatti il Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti in programma giovedì 11 a decidere i criteri per le promozioni e le retrocessioni delle 36 squadre che dall’Eccellenza approderanno in Serie D.
Sul piatto, sempre la solita questione: vanno individuate 36 compagini (al netto di possibili fallimenti e ridimensionamenti), 28 delle quali prime classificate, con l’aggiunta di 8 squadre tra le seconde e, lo spera il Saluzzo, le prime a pari merito.
Con i grandi temi all’ordine del giorno, era ipotizzabile che la FIGC non si esprimesse su questioni dirimenti il dilettantismo, ma ci si sarebbe aspettati quanto meno una presa di posizione sui campionati regionali, che non è arrivata.
La LND aveva richiesto che fosse stabilita indipendenza decisionale ai presidenti regionali, ma questa non è arrivata. La FIGC, infatti, ha preferito utilizzare appunto lo strumento della delega, delegando il presidente nazionale Cosimo Sibilia.
Sarà lui, giovedì, a stabilire se i criteri per i campionati regionali verranno definiti a livello nazionale o se verrà data autonomia di giudizio ai singoli comitati.
Insomma, aggiorniamo le tempistiche: ci vorranno altri tre giorni per saperne di più.