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Al castello di Grinzane Cavour storia e grandi vini

Nelle terre del Conte di Cavour, ricche e fertili, intorno alle quali sorgono gli undici comuni in cui viene prodotto il Barolo

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Uun borgo-castello che vale assolutamente la pena di oragizzare un lungo week-end o una vacanza esplorativa immersi nella natura. Questo magico luogo denominato Grinzane Cavour si trova a pochi chilometri da Alba e lungo la strada che porta a Barolo. La zona in cui si trova è meta di pellegrinaggio per gli amanti dell’enogastronomia, che la frequentano per gustare vini e tartufo, ma non solo. Rappresenta appieno uno dei cuori pulsanti delle Langhe, questa suggestiva area della provincia di Cuneo che è un susseguirsi di vigneti con vini che sono anche i nomi di rinomate località: Barolo, Barbaresco…

Le Langhe sono terre di castelli medievali che sorgono nella zona e rappresentano uno degli elementi caratterizzanti e peculiari del paesaggio. Come il castello di Grinzane Cavour, posto nel cuore di quei paesaggi vitivinicoli patrimonio Unesco, ed oggi sede di un’importante Enoteca Regionale, del museo etnografico e dei cimeli cavouriani, dell’Asta mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, di un ristorante e di una serie di altri enti. L’antico maniero sorge come struttura difensiva per trasformarsi in residenza signorile nel XV secolo e in importante tenuta vitivinicola nel XIX secolo.

La data di costruzione del castello è incerta: molto probabilmente la torre che costituisce il nucleo centrale risale al 1350, mentre il resto è stato poi aggiunto negli anni successivi.
Dal 1830 e per quasi vent’anni, il Castello di Grinzane è stato la dimora del Conte di Cavour che qui fu ospitato dai suoi zii, la famiglia De Tonnerre. Il grande politico italiano, primo presidente del Consiglio dei ministri del Regno d’Italia dopo l’unificazione, fu infatti sindaco del piccolo borgo per 17 anni, dal 1932 quando il conte aveva solo 22 anni fino al 1849. Al conte Camillo Benso di Cavour e a i suoi consulenti si deve il rapido sviluppo, nella prima metà dell’Ottocento, delle tecniche vitivinicole adottate.

Nel 1967 il Castello diventa sede dell’Enoteca Regionale Piemontese Ca-vour, la prima enoteca regionale in Piemonte. Oggi questo luogo è una preziosa vetrina per i migliori vini e le grappe piemontesi rigorosamente selezionati prima di essere esposti e messi in vendita insieme ai prodotti tipici della gastronomia locale.

All’interno dell’enoteca vengono proposte anche deliziose degustazioni.
Nelle sale del castello è stato inaugurato, nel 2003, anche il Museo della Langhe. Inoltre, sui terreni di pertinenza del castello è stato avviato dal 1993 il vigneto di conservazione del germoplasma piemontese. La collezione è tra le più rare d’Europa e conserva oltre seicento vitigni.

Per gli amanti dell’arte assolutamente da rimirare la Sala delle Maschere, sede di incontri ed eventi prestigiosi, che presenta un soffitto dipinto a trabeazioni risalente al 1547 e la Sala degli affreschi con volte a crociera e dipinti risalenti a fine 1600 – inizio 1700.

Intorno al maniero un mare di colline dove programare un interessante itinerario come il percorso Sorano – Diano d’Alba – Grinzane Cavour, una emozionante immersione tra il rifiorire della vite, di filari che si animano di operosi contadini e capezzagne che diventano la via privilegiata per scoprire angoli suggestiv, indelebilmente scolpiti nella memoria e nel cuore die vitatori di questi luoghi. E per chi, proprio vuole assaporare la Langa, valga una puntatina nei locali della zona o al ristorante Al castello lasciandosi coccolare da Marc Lanteri…