L’opinione di Gabriele Ghibaudo – Vi spiego il perchè

«Meteorologia alleata contro i mutamenti del clima»

0
435

«È proprio vero che non esistono più le stagioni e, aggiungo, le mezze stagioni, di una volta. Prendiamo, ad esempio, i primi mesi del 2020. Molte giornate sono state estremamente gradevoli, considerata la stagione invernale. Si pensi che, a febbraio, si sono superati i 20 gradi e, in generale, si è registrato un lungo periodo di siccità.

Il 25 marzo, l’inversione, con una gelata che ha causato danni al settore agricolo, già in difficoltà per la siccità, specie nelle coltivazioni tra Busca e Saluzzo. Il clima instabile è tornato a farsi sentire nel mese di maggio, durante il quale le ore di sole, anche intenso, hanno spesso lasciato il posto a periodi caratterizzati dall’aria fresca e dalle precipitazioni, in molti casi intense (tra i 20 e i 30 millimetri d’acqua in un’ora), che, se da un lato, hanno, per fortuna, ovviato alla siccità, dall’altro, alternandosi al sole cocente, hanno compromesso gli alberi che stavano germogliando. Si sono verificate le stesse condizioni nei primi giorni di giugno, in cui il bel tempo ha spesso lasciato il posto all’instabilità, che si protrarrà all’incirca fino al 20 giugno.

Le perturbazioni, in diverse occasioni, sono state violente, facendo cadere al suolo anche la grandine. Le grandinate, spesso associate al forte vento, sono sempre più diffuse nel Cuneese e, soprattutto, interessano un arco di tempo sempre maggiore, compreso tra maggio e novembre. La prima grandinata dell’anno si è verificata il 14 maggio a Cortemilia, in Alta Langa, su cui si sono abbattuti oltre 100 fulmini.

A tutto ciò si sono aggiunte le conseguenze del coronavirus che, avendo praticamente bloccato il traffico aereo, ci ha privati di preziosi dati utili per le previsioni che raccoglievamo attraverso sensori installati sugli aerei. A prescindere dalle difficoltà causate dal Covid, che sembra trovarsi a proprio agio con freddo e umidità, il vero nodo è rappresentato dai mutamenti climatici, che solo in Italia hanno determinato un incremento medio della temperatura di circa 1,5 gradi rispetto ai trend registrati negli ultimi 30 anni.

A ciò non ci si può sottrarre, a meno di attuare politiche “ad hoc” su scala mondiale. Ecco che la meteorologia, con i propri modelli e i propri strumenti tecnologici, costituisce uno degli alleati più validi, fornendo previsioni che sono d’aiuto per la sicurezza di ciascuno e l’operatività di aziende agricole, vitivinicole e alimentari».