Una mano aperta che dai massicci più elevati delle Alpi Liguri si apre a ventaglio verso nord, in direzione di Mondovì, delle sue colline e della sua pianura. Cinque insenature principali da cui si dipartono rami secondari che si intrecciano e si sovrappongono.
Le Valli Monregalesi affascinano, per quei borghi sospesi nel tempo, per quei balconi panoramici che si affacciano sulla piana e sul resto dell’arco alpino. Angoli inattesi che si aprono tra rocce, boschi e pascoli oppure che scavano in profondità gettandosi nel sottosuolo, come nella Grotta di Bossea, nelle Grotte del Caudano o nella Grotta dei Dossi, eccellenze nascoste dal respiro internazionale. Ma le vallate del Monregalese sono da sempre una terra di commerci e di passaggi, impregnata di sentieri, viuzze, sterrate e carrarecce. Come in Valle Ellero, lungo l’antica Via del Sale che sfocia nell’imperdibile Pian Marchisio prima di arrampicarsi verso il Passo delle Saline lambendo il Rifugio Mondovì.
Oppure in Valle Casotto sulle tracce della Roa Marenca, immergendosi tra castagni e faggi secolari, sfiorando eccellenze architettoniche come la Reggia di Valcasotto e risalendo verso la Via dei Cannoni tra pascoli e crinali panoramici.
Tra le Valli Roburentello e Corsaglia, invece, gli itinerari profumano di storia e di tradizione. Nella terra del Kyé (dialetto locale assimilabile alle parlate occitane delle valli cuneesi e torinesi), infatti, sono tanti i percorsi che consentono un caleidoscopico tuffo nella civiltà alpina del secolo scorso: dalla ramificata rete di Parpaiun (oltre centro chilometri tra Pamparato, Roburent e Montaldo di Mondovì) ai tracciati che si inoltrano tra i boschi e i versanti di Frabosa Soprana e Frabosa Sottana, lambendo appena il comprensorio sciistico del Mondolé Ski, che d’estate indossa le vesti di un moderno bike park.
Due ruote protagoniste anche a Viola Saint Grée e al Monte Alpet, per il bike village più antico della zona. Diverse, infine, le passeggiate a tema religioso praticabili nell’areale (da Madonna della Neve di Viola a San Colombano di Monasterolo Casotto, dal Monte Calvario di Villanova Mondovì a Sant’Anna di Prea di Roccaforte Mondovì) e le camminate distensive in bassa valle, nei pressi ad esempio del Lago di Pianfei o lungo l’affascinante circuito del Landandé.
Un’offerta variegata, insomma, da praticare magari degustando i tanti formaggi d’alpeggio della zona o, per i più golosi, le Paste di Meliga del Monregalese, i Biscotti di Pamparato o le Cupete.