In una estate che vedrà molto ridimensionato, a causa della «pandemia di COVID 19», che continua, l’abituale, ricco, programma locale di feste patronali (soprattutto nella loro parte conviviale), un importante segno, simbolico, arriva dal Santuario di Sant’Antonio, sulle colline bovesane. L’edificio barocco è sorto nel Seicento, in tempo di epidemie (allora di peste), a cercarne protezione. Storicamente la sua festa, di metà giugno, è sempre stata momento di processioni dal concentrico, dalla Parrocchiale di San Bartolomeo, quasi ex voto. Ora è sede del «Centro di spiritualità domestica». L’invito di oggi, venerdì 12 giugno, alle 20,45, è a momento culturale, con il professor Luigi Pellegrino, ex sindaco, e con il maestro Giorgio Signorile. Il taglio sarà storico, inquadrando la chiesa come «Luogo di memoria». Seguirà, alle 21,15, la celebrazione dell’eucarestia.