Il Comune di Moretta, in collaborazione con l’associazione Atletica Moretta e con l’oratorio, organizza l’Estate Ragazzi 2020 dal 29 giugno al 31 luglio.
Emanuela Bussi, vice-sindaco, spiega: «Non volevamo rinunciare a quello che è uno degli appuntamenti più importanti per i nostri bambini e i nostri giovani. È un momento di socialità fondamentale; quest’anno più che mai dopo mesi in cui i più piccoli sono rimasti confinati dentro le mura di casa. Grazie alla collaborazione delle associazioni e dei gruppi sul territorio, abbiamo messo insieme la forze e siamo riusciti a produrre una proposta che crediamo essere importante per le famiglie, nel rispetto di tutte le regole imposte dai protocolli per l’emergenza sanitaria».
La proposta per l’estate 2020 si chiamerà “E…state a un metro”, quasi a sottolineare l’importanza del rispetto delle norme, senza però rinunciare al divertimento.
Tutti gli iscritti saranno suddivisi in piccoli gruppi, che agiranno in autonomia, ma resteranno coordinati gli uni agli altri.
I bambini dai 3 ai 6 anni avranno come “base” i locali della scuola dell’Infanzia: l’orario sarà dalle 8 alle 13.
I bambini di età compresa tra i 7 e gli 11 anni potranno scegliere se partecipare alle attività del mattino oppure del pomeriggio, o ancora all’intera giornata. La loro Estate Ragazzi si terrà nel parco del Santuario dalle 8 alle 18.
I ragazzi dai 12 ai 15 anni avranno infine come “base” i locali dell’oratorio, ogni pomeriggio dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 18.
i costi di iscrizione sono 10 euro a settimane per le formule “solo mattino” o “solo pomeriggio” oppure 25 euro a settimana per l’intera giornata. A questi costi vanno aggiunti 5 euro “una tantum” per l’iscrizione. Complessivamente potranno partecipare all’iniziativa 180 bambini.
«Per venire incontro alle esigenze imposte dall’emergenza – continua Bussi -, il Comune ha messo in campo più risorse e messo a disposizione gli spazi di Cascina San Giovanni e della palestra della scuola Primaria. È importante sottolineare come molte associazioni si siano rese disponibili a collaborare per offrire un ventaglio di attività e iniziative all’Estate Ragazzi». Sul modulo di iscrizione e sul sito del Comune di Moretta sono elencate tutte le regole di comportamento che verranno adottate in adeguamento al protocollo sanitario.
Alpini, ritinteggiata la sede. Il camino diventa una bandiera
Armati di pennelli, colori e tanta buona volontà, gli alpini del gruppo di Moretta hanno ritinteggiato, da cima a fondo, la sede sociale in via Palmero. Tinte e vernici sono state fornite dal Comune, mentre la manodopera è stata interamente alpina. Le penne nere hanno aggiunto un tocco di fantasia al loro lavoro, dipingendo il camino con i colori della bandiera italiana.
Villa Loreto, da lunedì 15 giugno tornano i colloqui con i parenti
Lunedì 15 giugno la casa di riposo Villa Loreto riapre le porte ai colloqui parentali. Si potranno effettuare solamente dietro prenotazione, in determinati orari. Per consentire i colloqui con gli ospiti, è stato costruito un apposito “parlatorio” con barriere in vetro e plexiglass e microfoni. Il rischio contagio resta infatti elevato, e un’eventuale epidemia all’interno della struttura potrebbe avere serie conseguenze sulla salute degli ospiti. Per tale motivo è necessario adottare ancora misure di sicurezza elevate. I tamponi eseguiti su tutto il personale e sugli ospiti lo scorso mese ha confermato che non si registrano casi di coronavirus a Villa Loreto. «Dobbiamo mantenere alta la guardia – spiega il sindaco Gianni Gatti – nulla può essere lasciato al caso finché non ci sarà una cura per il Covid-19».
La didattica a distanza alle scuole Medie. L’indagine degli studenti della 2a A
Nell’ultima settimana dell’anno scolastico la classe 2aA della scuola secondaria di Moretta, nell’ambito dello studio sulle indagini statistiche, ha creato un questionario rivolto agli studenti della scuola raccogliendo le loro impressioni sulla didattica a distanza svolta negli ultimi mesi. I ragazzi si sono divisi in gruppi “virtuali” e lavorando su documenti condivisi hanno pensato e trascritto domande da inserire nell’intervista. La professoressa Simona Gili ha riportato tali domande in un Modulo di Google, il cui link è stato inviato, attraverso i coordinatori di classe, a tutti gli altri studenti della scuola. Hanno risposto in totale circa 140 allievi. Per la maggior parte degli studenti è cambiato molto il loro stile di vita scolastico e si capisce che quasi la totalità degli alunni (più del 90%) preferiva fare lezioni in classe. Oltre la metà degli studenti (59%) aveva da quattro a sei lezioni: il 38% più di sei e solo il 2,2% aveva da una a tre lezioni a settimana. Dalla nostra indagine risulta che la maggior parte degli alunni dell’istituto in media aveva fino a tre “meet” (videolezioni) a settimana, ma in alcune settimane diverse classi sono state impegnate con otto videolezioni. Risulta inoltre che agli alunni dell’istituto (82 per cento) le videolezioni sono piaciute. Il giorno più impegnativo è risultato essere il mercoledì, seguito da giovedì e venerdì. Durante il 95% dei meet venivano fatte interrogazioni o verifiche. In base alle risposte date, gli allievi si sono divisi a metà tra chi è andato meglio da casa e chi andava meglio a scuola: risulta infatti che la maggior parte ha trovato un metodo di studio efficace, nonostante la connessione internet abbia dato problemi ad oltre metà della scolaresca. Solo uno su dieci ha affermato di avere avuto molte difficoltà di comprensione nel fare i compiti, mentre il 62% ha affermato di non avere avuto difficoltà. Il 72% degli studenti intervistati ha sempre fatto i compiti: la maggior parte era impegnata con tre o più materie al giorno e, in generale, i ragazzi hanno sottolineato di aver ricevuto più compiti rispetto a quando si andava a scuola in presenza. Questo significa che nonostante il periodo, la maggior parte degli studenti si sono impegnati molto.