L’università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ripartirà da settembre con la didattica in presenza. Ad annunciarlo in videoconferenza, questa mattina, il presidente della scuola e fondatore di Slow Food Carlo Petrini. “L’Università ha provveduto a dotarsi di un numero di aule sufficienti per tutto il corpo studentesco. Vogliamo offrire la garanzia di una didattica in presenza nel pieno rispetto degli obblighi di distanziamento sociale.”
Pieno sostegno da parte del sindaco di Bra Gianni Fogliato che ha ribadito il proprio impegno per fornire tutto il supporto necessario all’Ateneo e ha ricordato la proposta dell’amministrazione comunale di garantire un affitto a canone concordato per tutti gli studenti dell’Università di Scienza Gastronomiche. “La ripresa dell’attività didattica è un tema che in questi giorni sto affrontando con tutte le scuole del territorio. L’ente locale deve fare squadra con la realtà dell’istruzione. Questa mattina ho infatti affrontato la proposta dell’ateneo di una collaborazione per monitorare e studiare gli effetti della recente pandemia sulla realtà economica locale.”
Da settembre quindi riprenderanno tutti i corsi triennali e magistrali, oltre ad alcuni dei Master attivati dall’Università, tra cui il nuovo Master in Agroecologia. Come ha detto il rettore Andrea Pieroni: “L’aspetto telematico non è distintivo della nostra università. Gli studenti hanno bisogno di un’interazione continua non solo coi docenti ma con tutto l’ambiente educativo. La grande peculiarità della nostra università risiede nel rapporto personale e singolo con i docenti. Pollenzo è un piccolo luogo dove le relazioni sono il nocciolo dell’esperienza formativa.”
Tutti gli insegnamenti attivati saranno disponibili anche online per permettere agli studenti non residenti in Europa e impossibilitati a raggiungere l’Italia di seguire le lezioni. Ripensato anche il servizio mensa per evitare quelle file inevitabili e fisiologiche: “verranno prodotti pasti confezionati da consegnare direttamente in aula a tutti gli studenti in modo tale da evitare assembramenti” ha spiegato Petrini.
“L’offerta è incrementata. Scommettiamo sulla possibilità di riuscire a superare questa fase di stallo che interessa tutte le Università nel mondo. Penso che Pollenzo sia ben situata per fornire una traiettoria al futuro degli studi sul cibo” ha concluso Pieroni.