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Ci vuol fegato ad avere cuore

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Caro chirurgo, volevo renderla partecipe dell’imbarazzante situazione in cui mi trovo. Sono un artigiano che lavora spesso anche fuori regione e, un paio di venerdì fa, di ritorno da due giorni fuori per lavoro, vista l’ora tarda, decido di fermarmi a dormire presso la casa al mare di proprietà dei miei genitori, dicendo a mia moglie e ai miei figli di raggiungermi il giorno dopo per trascorrere un fine settimana di relax, il primo della fase 3. Così arrivo al mare, faccio per aprire la porta dell’appartamento e sento che c’è qualcuno dentro. Mi preoccupo, pensando a dei ladri. Quindi mi “annuncio” e, facendomi coraggio, provo a entrare: mi trovo davanti mio cognato a letto in mutande con una donna che, manco a dirlo, non è mia sorella… In prima battuta, rimango basito, poi mi arrabbio e chiedo spiegazioni a mio cognato.
Spiegazioni che sono dapprima davvero stupide, tipo «Pensavo che non venisse nessuno questo fine settimana al mare», e poi del tutto inadeguate. In salotto, con la sua amante ancora “in deshabillé” nella stanza accanto, mi ha spiegato le difficoltà del matrimonio con mia sorella, del suo sentirsi non più amato e un sacco di altre baggianate che non mi hanno convinto affatto, tanto che ho ribadito la ferma volontà di riferire quanto accaduto a mia sorella. Di fronte a questa prospettiva, mio cognato è sbiancato, implorandomi di non farlo, che aveva imparato la lezione e che mai e poi mai avrebbe ripetuto l’errore in futuro. Di fronte al mio rifiuto, ha avuto l’ardire di dirmi che a parti invertite, se cioè avessi scoperto mia sorella con un altro, di certo avrei chiuso un occhio. Io non ci ho più visto e l’ho preso a male parole, ma devo ammettere che forse, su questo punto non aveva torto. Comunque al momento non ho detto nulla a mia sorella e non so cosa sia meglio fare.