Nel 1999, il Consiglio di Amministrazione della discarica di San Nicolao di Borgo San Dalmazzo, presieduto dall’allora neo-amministratore Livio Lanza-vecchia, aveva come scopo principale l’ampliamento «della raccolta differenziata, per consentire la completa bonifica della zona, un monitoraggio continuo all’interno della discarica, ma soprattutto l’utilizzo di una possibile fonte di inquinamento come risorsa energetica, con beneficio dal punto di vista ambientale» (La Bisalta, 20.10.2000, Borgo San Dalmazzo, Teresina Soracco, cit. Lanzavecchia).
Nello stesso anno, a seguito di gara, l’Azienda Cuneese Smalti-mento Rifiuti (Acsr), ha assegnato il diritto di bonifica con recupero energetico del biogas nocivo alla società Marcopolo Engineering Spa di Borgo San Dalmazzo.
Antonio Bertolotto, amministratore unico dell’azienda, aveva sottolineato: «Lo scopo che ci impegniamo a conseguire, è di favorire la bonifica del sito discarica dal biogas nocivo in un periodo relativamente breve, di consentire qualità dell’area stessa eliminando l’inquinamento atmosferico e il danno all’ozono causato dalla componente metano, senza fastidiosi odori e garantendo così una sicurezza ambientale totale». Infatti è ormai scientificamente dimostrato che le torce, oltre a bruciare un “fattore ecocomico” non garantiscono la distruzione totale del biogas nocivo. Attuando questa bonifica del biogas nocivo, oltre ai sostanziosi investimenti e costi gestionali, la Marcopolo ha pagato in media circa 200.000 euro all’anno come royalties all’Acsr per un totale di circa 3 milioni di euro, contribuendo anche al mantenimento dei costi generali dell’Acsr, ottenendo naturalmente il giusto utile aziendale, al quale si è aggiunto un altro grande utile come il contributo al contenimento della tariffa rifiuti dei Comuni associati.
Per attuare la bonifica nei pressi del sito, Marcopolo ha installato un impianto di distruzione del biogas nocivo con recupero energetico, con un motore funzionante a biogas accoppiato ad un alternatore per la produzione di energia elettrica della potenza iniziale di 470 kWh che è aumentata a 600 kWh nel giro di un mese. Da dicembre 2000, per circa 15 anni, questa quantità ha contribuito a fornire potenza elettrica a circa 200 famiglie e ne ha soddisfatto i consumi di circa 1000.
Marcopolo, infatti, produce energia alternativa a valle di un processo di bonifica del biogas nocivo (una cinquantina di discariche bonificate ad oggi sia in Italia che estero e in buona parte ancora in piena bonifica) con un processo controllato e virtuoso di controllo delle aree a rischio ambientale, un’attività presente negli obiettivi di “Kyoto”: «Non solo energie rinnovabili, ma effetti più ampi poiché si bonifica e si produce energia».
Oggi, giugno 2020, la promessa di Bertolotto di bonificare la discarica dal biogas nocivo con il recupero energetico e messa in sicurezza dell’area, è stata mantenuta, pertanto l’impianto ha terminato il suo ciclo di vita e le apparecchiature sono state asportate, lasciando all’Acsr tutto l’impianto di captazione del biogas funzionante e l’Acsr si è dotata di una torcia per eliminare la coda di biogas residuale, sempre al fine della sicurezza.
Dove 20 anni fa vigevano montagne di rifiuti, ora, c’è un’area bonificata e pulita dal biogas nocivo che potrà essere non solo area di passeggio ma anche dignitosa sede “museale del consumismo a cavallo del IXX e XX secolo” da lasciare alle future generazioni: un risultato orgogliosamente raggiunto! Idem è avvenuto per la Discarica di Salmour (Cuneo), oggi parco naturalizzato dalla tecnologia Marcopolo Environmental Group, come voluto dai lungimiranti responsabili Comunali dell’area.
Ora le nuove sfide saranno tutte sul biometano e legate all’economia circolare ed il Gruppo, nonostante le difficoltà affrontate ed i danni subiti negli scorsi anni dalla burocrazia, non solo non ha mai smesso di garantire il presidio ambientale sulle discariche italiane dove svolge la sua bonifica, ma non ha mai smesso di affrontare le nuove sfide tenendo alto la bandiera italiana.
Così il biogas nocivo è diventato energia
L'esempio Marcopolo a Borgo San Dalmazzo