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L’opinione di Nicole cavallo – Vi spiego perchè

«Molte clienti si sono adattate all'emergenza, c'è che all'inizio ha messo la mascherina e chi ha fissato una doppia data per il giorno fatidico»

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«Insomma, la voglia di non perdere un momento così importante per molti ha preso il sopravvento sul virus. Per fortuna adesso i protocolli prevedono misure molto più semplici da applicare. Ma anche nella fase più acuta, c’è stato chi era pronto ad adattarsi anche all’idea di dover indossare la mascherina.

Il tabù è caduto. Noi abbiamo aiutato le spose a trovare la soluzione migliore. Qualcuna
ha previsto due date per il matrimonio, magari una fra poco a luglio e un’altra a settembre.

Il resto lo abbiamo fatto con la nostra presenza online. D’accordo, la scelta dell’abito alla fine resta offline. Ma tutto il resto, tutto il percorso che porta poi a quella decisione sempre delicata, lo abbiamo sviluppato con la nostra piattaforma ottenendo risultati molto incoraggianti. Da questo punto di vista è stata un’esperienza importante. Come vedo il futuro del settore? Come sempre ci saranno situazioni diverse. Chi per vari motivi si è dovuto piegare alla crisi, farà fatica a ripartire.

Chi invece come noi è riuscito a reagire, andrà avanti verso una definitiva ripresa. Si prevede che nel 2021 si tornerà a un ritmo normale con l’aggiunta di un buon ottanta per cento che corrisponde ai matrimoni che erano stati programmati per quest’anno e che poi sono stati annullati. Noi siamo pronti. Il gruppo Pronovias ha basi solide, con punti vendita in tutto il mondo. Anche con il “retail” ovviamente esposto alle intemperie del Covid.

Volenti o no, abbiamo dovuto affrontare l’epidemia ovunque. Abbiamo infatti negozi monomarca per esempio a Shanghai che sono rimasti a lungo chiusi. Oppure quelli negli Stati Uniti. A un certo punto abbiamo bloccato anche le collezioni, ma ci siamo organizzati con conferenze virtuali e abbiamo preparato il terreno per la ripresa. Bisognava in qualche modo resistere.

Come ho detto, se tutto va bene, se non ci saranno nuove impennate di contagio, il prossimo anno dovremo lavorare il doppio. Ma una cosa è certa; il fascino del matrimonio è rimasto intatto. La magia della sposa che prima immagina e poi sceglie il proprio abito per il giorno più atteso, non è svanita. È una magia che resiste. Con la nostra digitalizzazione abbiamo fatto il possibile per renderla più adatta all’attualità. Ma il rito è sempre quello».